Esistono soglie di dolore che non bisognerebbe augurare mai a nessuno di provare.
Esistono camminamenti su strade scure, sferzate dalla pioggia e dal freddo, disperate ed introverse, passivanti e soggettive, che non vorremmo mai calpestare, né minimamente immaginare.
Esistono demoni atroci che godono nell'arrovellare l'essere umano perfettibile di sensi e passioni che hanno i geni dell'abominio e della morte.

Tutte queste cose, sono le paure recondite ed ancestrali che ognuno di noi cela nel proprio cuore e nei cavilli nervosi dei propri centri ma, gli Shape of Despair, hanno deciso di palesarli ed esorcizzarli, nella maniera più crudele e soffocante che possa esistere; e non esiste nessuno spiraglio di luce, neppure flebile, neppure lontano, ad illuminare i percorsi musicali di questa band scandinava, tra le protagoniste di quello che in molti chiamano "Funeral Doom".

Tempi che dichiarare d'essere al rallentatore, sarebbe già dire veloci, growl spaventosi su strutture ritmiche astruse e cangianti: dal riff potente e super distorto, al tocco di piano semplice e sublime, annegato nella foscia più densa di un'alba d'ottobre.
Questo sono gli Shape of Despair, e con questo lavoro riescono, per quanto mi riguarda, ad annettersi il titolo di band che più riesce a mettere a disagio nell'ascoltarla; e vi assicuro che, per conto mio, di band del genere ne conosco ben poche.
I My Dying Bride, ecco, quelli certamente, nella loro liricità e nella loro eterna tristezza romantica e decadente, gli Slayer, pure, nella loro ferocia assassina e nella loro cattiveria latente, gli Opeth, anche, nei loro purgatori spinosi come le rose selvatiche, in pianure nebbiose senza vita; e poi, anche gli Shape Of Despair: la paura, la rassegnazione, la Disperazione, il buio, niente, niente, niente e nulla c'è di buono, ancora, in ciò che questi suonano.

L'album è composto da sole cinque canzoni, tra cui segnalo le due "colonne portanti": "Quiet These Paintings Are" e "Angel of Distress", per la loro incredibilmente insopportabile sensazione di disagio d'atmosfera che sanno portare; per un tuffo nell'oblio più profondo, di un sonno senza ragione e popolato da creature amorfe pronte solamente a fagocitarvi nei meandri della disperazione e della morte.

Incredibili, ma consigliati solamente a chi non ha tendenze suicide. Siete avvisati.

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