Questo album che sto recensendo è la riedizione dell'album di debutto degli Shed Of Noiz (album praticamente sconosciuto), ri-edito dalla Sinusite Records (Gli Ebrei, Nut, The PotT, Preti Pedofili). La novità è una traccia bonus. Comunque sia partiamo dall'inizio.

Gli Shed Of Noiz sono un gruppo di Livorno, che suona un puro Stoner Rock. La cosa che mi colpisce è il loro successo nell'abbinare a simili sonorità un cantato in italiano che potrebbe anche essere definito "pop". Comunque sia andiamo al disco.

L'album apre con la title track "Re: SoN", il brano inizia con una strumentale energica puramente stoner che dura ben 1 minuto e mezzo, per poi attaccare con la voce. Forse scelta un po' azzardata, potrebbe annoiare o risultare piacevole. Per quel che riguarda il mio udito scelgo la seconda opzione, perché se ascoltato ad alto volume non si può fare altro che saltare. Il brano va avanti con vari cambi dallo stoner al metal, per poi arrivare alla fine che sembra ricordare il noise de "Dell'impero delle Tenebre" de Il Teatro Degli Orrori.

Il Secondo brano "InnoQui" è più contenuto e classico, nulla di particolare ma molto orecchiabile. Quasi un ponte, un attimo di respiro per arrivare al terzo brano "Immutevoli", con un intro puramente noise, e un andamento intelligente. Notevole l'incastro musicale degli strumenti. Subito dopo arriviamo al brano "Corri Dora", uno fra i brani più "pop rock" dell'album che, vuoi o non vuoi, rimane intesta anche dopo tempo. Appena finito inizia il brano "Psico Area", ciò che mi colpisce di questo brano è il bridge. Mi ricorda parecchio i Tool, e la cosa non può che farmi piacere, anche perché ben composto. Dopo di che abbiamo "Aurora" e "Senza Peso", due brani che sembrano essere stati separati in un secondo momento, entrambi "pop rock", il secondo ricorda anche le atmosfere dell'album d'esordio dei Coldplay. Ma finito quest'altro attimo di respiro ci deliziano con "Infetto", puro stoner rock italiano, testo interessante, e ottima composizione. L'ultimo brano rimane la bonus track "Il Libro", un brano che mischia un po' tutte le loro influenze dette in precedenza, ben composto ma niente di formidabile.

In conclusione questo primo lavoro dei livornesi Shed Of Noiz, è un buon inizio. Aspetto davvero altro da parte loro, son sicuro che hanno ancora molto da dirci e che miglioreranno ancor di più con l'esperienza.

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