Norvegesi.
Basterebbe come biglietto da visita.
Il titolo una garanzia.
Chitarra, basso, tastiere, batteria, urla, sax.
Si, ma triturati dalle fauci di un mostro di lovecraftiana memoria e rigettati sottoforma di una specie di moloch kingcrimsoniano degenerato e votato al nero culto della Bestia.
La forza ctonia e primordiale che pervade l'opera combatte con l'elitarismo nel quale i Nostri sembrano chiudersi. Il che non è necessariamente un male. Anzi. Ovviamente tutto questo ad un volume insostenibile.
I synth ricamano e arricchiscono l'impasto, con l'unico obiettivo di aumentare il generale clima di terrore parossistico dell'opera.
Perché è questo che vogliono dimostrare gli Shining.
Dare forma e volto al chaos.
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