Nel 1986 si stagliavano all'orizzonte le prime nubi di un uragano chiamato Sick Of It All che 3 anni dopo avrebbe raggiunto piena potenza investendo New York con una potenza inaudita,
Infatti nel 1989 i quattro rilasciavano il loro primo album. Una vera e propria bomba H. "Magari erano ancora un po' acerbi, erano ancora giovanissimi" questo potrebbe dire qualcuno. E invece no,questi sono già i Sick Of It All che conosciamo, riescono a tirare fuori uno dei migliori dischi hardcore punk di sempre piazzandosi subito accanto a giganti come Minor Threat e Black Flag, prendendo immediatamente le redini della corrente che raccoglierà l'eredita di questi gruppi. Primo tentativo, primo successo.
A una prima occhiata, potrebbe sembrare che 19 traccie siano tante e che possano annoiare, ma non è affatto così, il disco scorre con una compattezza sconcertante, ogni pezzo è velocissimo, furioso, la velocità con cui si passa al successivo è impressionante, nessun calo di ritmo. Sembra di essere in balia di una tempesta impossibile da domare, la calma è una pura utopia.
Tutta la rabbia di 4 giovani in una società che sta marcendo incisa in 19 traccie.
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