Ma che bella la Milano mittel-europea dei CLUB dance!!
Come mi sono divertita!!!
Ricevo un volantino via mail che mi invita al "Release Party" del nuovo disco dei Sigmatibet. Con loro ci sarà anche John Belpaese che conosco da qualche tempo.
Sigmatibet non mi dice nulla, mi informo e scopro che sono un duo dance che è stato accostato forse frettolosamente ai Chemical Brothers o a Fatboy Slim. Si chiamano Paolo Gozzetti e Michele Castellani e, come spesso succede, hanno un passato punk. Il disco che pubblicano si chiama "Different World". Con loro sul palco ci sarà JBP, che ha appena pubblicato il singolo "Clones". Si tratta di un artista ecclettico, al secolo Marco Tacconi, dotato di una splendia e profonda voce che ben si intesse nelle trame della musica dance che autoproduce.
Arrivo nel locale alle 10 e 30, puntuale come il fisco: il posto è fichissimo ma non c'è anima viva. È nella zona sud, ma se non hai l'indirizzo preciso non lo trovi perchè non c'è nemmeno l'insegna.
Guardo bene e vedo che in fondo al locale si scende in uno stanzino un po' più grande dove è montata tutta la strumentazione necessaria. Mi ordino un mojito e mi guardo l'arredamento molto seventies del locale. Comincia ad arrivare un po' di gente e scendo nella parte dance del club.
Pubblico misto, kids e "anzianotti", etero e gay in egual misura, persino un cagnolino dolcissimo.
Toh, guarda c'è pure Kris di MTV (quella cui Vergassola disse: "Lei è di Toronto, verrebbe in campeggio con me che le mostro come si monta una canadese?). Bella ragazza gentile e disponibile. Il mio boy, inguaribile ruffiano, si affretta a farmi notare che è di una buona spanna più bassa di me.
Dopo un breve Dj set (riconosco pure una vecchissima canzone dei Simple Minds in versione strumentale, qualcosa tipo "This Earth that You Walk Upon") comincia la performance live.
E comincia la magia.
Mi sembra davvero di sentire i Chemicals di "Dig Your Own Hole", una musica dance travolgente senza essere "unz-unz-unz".
Chiudo gli occhi e mi sembra di vedere i video di Etienne De Crecy o il pupazzetto Flat Eric che si agita guidando la macchina. Sí, l'impressione è quella di un viaggio.
Riapro gli occhi e vedo che il locale è stracolmo di gente scatenata, persino a fianco del palco c'è gente che balla!
A tratti si inserisce JBP con degli inserti vocali e strumentali ben azzeccati a tal punto che sembra anche lui "parte del gruppo". Il tutto è ben studiato e congegnato.
Non ho presente quanti brani vengano suonati, vedo una playlist attaccata sul muro ma non riesco a leggere i titoli, ne vedo circa una decina.
Sarà, ma dopo più di 2 ore sono ancora in piedi a ballare, l'atmosfera non si è placata neanche un po', tutti saltano e ballano come folli.
Oops, ho perso di vista la canadesina col suo boyfriend, forse non ha retto il ritmo incalzante della musica.
Tantissime le sfumature musicali che i Sigmatibet mi fanno venire in mente: dai ricordi di quando ero ragazzina ed ascoltavo le cassette del Cosmic (un locale sul Garda) e del Typhoon ad alcune cose dei Kraftwerk. Poi le più recenti creazioni di Underworld e Daft Punk. Si ma è proprio il periodo "Cosmic" che mi torna in mente. Quando vado a casa devo scavare negli scatoloni e trovare le cassette. Spero che abbiano resistito ai miei mille traslochi.
Esco dal locale e d'un tratto mi risveglio a Milano: che sensazione! Mi è sembrato di essere stata per 3 ore della mia vita in un "non luogo", fuori dal tempo, dove suonava un gruppo fuori da ogni tradizione italiana, in un'atmosfera così ... europea.
Meno male che esistono dei posti così anche qui in provincia del mondo.
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