von (=speranza)
von brigði (recycle bin)
ágætis byrjun
( )

Questi i primi 4 dischi, i primi due usciti solo in Islanda. Giusto per la cronistoria.

I Sigur Rós portano alle estreme conseguenze il rifiuto delle parole: "()" ha come titolo due parentesi, od un simbolo, le 8 canzoni del disco NON hanno titoli, il booklet di 12 pagine NON contiene alcuna parola e sul codice a barre appiccicato sul retro c'è scritto "remove after purchase". Il non-significato della lingua "hopelandish" inventata da Jon Thor Birgisson è giunto al rifiuto totale di informazioni intelligibili.

Le due parti del disco sono divise da una pausa di 30 secondi, il cd fa -30,-29,-28...la prima parte più minimale, apre la 1 con un piano e la voce di Jonsi. Gli accordi sarebbero anche uplifing, che tirano su, ma le distorsioni in sottofondo, seppure delicate danno un senso di angoscia. Tempi lentissimi. Rimani bloccato. Sospeso. Mi viene da piangere. Sarà il tempo?

La seconda parte è piú ritmica, piú prog rock, senza per fortuna mai diventarlo. E l'influenza che i Sigur Rós hanno avuto sui Radiohead diventa evidentissima.

Preferisco la prima parte, mi butta giù, ma la riascolto. Bellissima.

Un bel disco. E le parole non contano, cosa le canzoni dicono lo crea la vostra testa. E le NON-parole di Jonsi.

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