E dopo mesi e mesi d'assenza eccomi ritornare nei meandri delle "recensione scritte da chi vuole".

E' mio piacere scrivere del ritorno dopo 2 anni sabbatici dei Silentivm, a mio modesto parere un "gruppone" che ha sempre colto nel segno con i suoi lavori discografici.

I nostri Finnici, reduci da "Seducia",  buon album ma forse tra i punti più bassi della loro carriera, danno alle stampe questo "Amortean" che solo ora, al 5°-6° ascolto mi presto ad analizzare.

Sembra davvero assistere a tutt'altri Silentivm, i punti a favore che fanno pensare ad un album "spartiacque" della loro carriera sono tanti ma andiamo con calma:

la cosa che salta subito all'attenzione è la quasi totale assenza del cantato maschile, quest'ultimo molto criticato poichè giudicato una tra le più brutte voci maschili del mondo metal; Matti Aikio (basso e voce) sembra quasi aver appreso questo concentrandosi a dare il meglio di se nel suonare il suo 4 corde.

Lo scettro del protagonista passa quindi finalmente alla Female Vocals miss Riina Rinkinen, più in forma e carismatica che mai: la sua voce subisce continui mutamenti durante i 9 pezzi dell'album, ora dolce e soffice ("The Messanger", "My Broken Angel", "Storm Sight Solicitude"), ora potente e incazzata ("Leave The Fallen Behind", "The Fallen Ones With You Tonight", "The Cradle of Nameless") riuscendolo a fare anche senza nessuna incertezza, pura maestria.

Per quanto riguarda lo stile, possiamo accorgerci che gli standard non sono pressocchè cambiati, ma mai come prima tutte le 9 tracce si assimilano senza segni di stanchezza.

I 5 musicisti (rimasti orfani del violinista Elias) stavolta hanno davvero cacciato gli attributi creando un ottimo "tappeto musicale", completato dalla già citata prova canora di Riina. La musica si sposta da sapienti mix di potenza e gotici sinfonismi come l'opener "Leave The Fallen Behind" (stupendo l'intermezzo a metà canzone) e la lunga "The cradle of nameless" (forse la più completa creatura dell'album, traccia degna da colonna sonora del miglior film fantasy), ad altri più emozionanti come "The Messanger", "A Knife in the back" e la traccia di chiusura "La Fin du Monde".

Un elogio anche al songwriting che sembra essere da anni il punto di forza della band e che qui sembra essersi ulteriormente rafforzato grazie a lyrics di prim'ordine.

Silentium in grande spolvero quindi: ascoltate questo dischetto e la grande maestria con cui è stato partorito vi ruberà per un'attimo dal mondo reale e vi porterà in un altro fatto di sogni proibiti e angeli decaduti: "Leave the fallen behind, begin to relax and prepare yourself pour La fin du monde, The end of Amortean".

 Tracklist:

  1. Leave The Fallen Behind
  2. The Messanger 
  3. A Knife In The Back
  4. The Fallen Ones With You Tonight
  5. My Broken Angel
  6. The Cradle Of Nameless
  7. Storm Sight Solicitude
  8. Embrace The Storm
  9. La Fin Du Monde
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