Il gel di silice è un catalizzante nelle analisi chimiche! I Silica Gel oltre che catalizzatori di cuori spagnoli nelle movide di Barcellona, sono anche ottimi compositori di un synthpop leggero e sognante!
Questo album fluisce all'ascolto ad eccezione di qualche traccia molto e forse troppo pop ("Yo so noy un robot", "Ni un segundo", "Donde stas")!
Rispetto al precedente "Genesis" l'album si presenta più vivo nelle liriche e dancereccio nel sound anche se pezzi come "Si no vuelves"(yo muero) sa molto di quel pianto malinconico latino che fa degli italiani, spagnoli, francesi i popoli più molliconi!
Certo, il richiamo ai sempre e soliti pionieri del genere (Depeche Mode) è una colonna portante del disco ma anche influenze moderne come i loro conterranei più osannati OBK! Exodo forse come fuga migratoria e malinconica di quei posti sconfinati dove regna la tenerezza e la pace dei sensi sapendo di vivere un sueno(sogno), perchè prima o poi si ritorna alla realtà e al disagio!
Come nella canzone "Ayudame": "arena fe, riscaldame" (aiutami sabbia fedele,riscaldami...)! "Una bevanda nel tempo perso un altro sorso di amara realtà..." recita il primo singolo estratto "Carpe Diem" regalato ai primi 50 fans che - cogliendo l'attimo - acquistavano il biglietto per la loro presentazione del 25 Aprile nel locale più attrezzato ai live e molto famoso di Madrid, il "Sala Taboò"!
Il disco si chiude con "No puedo mas" e "Ya no hay nada", diciamo le ballate finali!
Unica nota per "Tres veces" che mi risulta un pò scopiazzata qua e là e il cantato ricorda un Morgan vecchio stile...
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