Io coi Silverstein ci ho provato. Ho spesso sentito parlare bene di "Discovering The Waterfront" e ciò che ho sentito (svariate volte) mi è sembrato la solita minestra stereotipata e frega-nome al genere di Mineral e Sunny Day Real Estate, roba diabetica che si cerca di rendere un po' meno zuccherosa e noiosa con qualche passaggio con l'acceleratore tirato che comunque supera di anni luce altri gruppi parte del loro filone, da altri album non ho sentito nulla mi è parso di capire non ne valesse la pena, cosa che invece valeva per il primissimo EP (I cui pezzi sono stati ripubblicati nella raccolta 18 Candles) infatti quell' EP stampato in poche copie nel lontano 2000 è un ottimo dischetto di Emo classico, influenzato da Mineral e Get Up Kids, lontano dai livelli stratosferici dei gruppi simbolo del midwest sound ma pur sempre apprezzabilissimo, insomma i Silverstein sono tra quei gruppi del filone """"""Emo""""" (virgolettatissimamente virgolettatissimo) che conoscono le proprie radici che sono cresciuti con gruppi come Promise Ring e punk rock, infatti nella seconda parte di questo disco figurano cover di Dead Kennedys,Orchid(!),Promise Ring(!!),NOFX,Descendents e altri.
L'idea di un disco alla "Short Music For Short People" non sarà il massimo dell'originalità, ma si rivela un' ottima idea, una boccata di aria fresca, una trovata capace di non annoiare per una volta: fare in meno di un minuto e mezzo quello che prima si faceva in quattro, restringere canzoni aderenti agli schemi già in uso dalla band per vedere che effetto fa e verificare che il risultato è apprezzabilissimo. Pezzi come "Sin & Redemption" e "World On Fire" non so se si trovano sui dischi precedenti o magari sì si trovano ma nella loro versione da sbadiglio. Insomma, "Short Songs" è stata un' ottima idea
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