La ricerca indicizzata, il vino, la giornata pesante, la fretta, Yahoo Answers in un momento di debolezza, la mente che fa i capricci, la litigata perché te l'avevo detto di appuntarti almeno i da vedere, coglione! e intanto il tempo che passa e il film della serata che non si trova.

A quanto pare me lo sono meritato, ma devo aver fatto un buon lavoro con la capa perché mentre scrivo, minchia che nervi, non mi viene nemmeno in mente il titolo. E spero di poter tornare indietro ad inserirlo, se mai dovesse venirmi in mente. Altrimenti questa recensione uscirà con Regista - Bow e Titolo - Baw.

Quello che si salva nella memoria è un sunto: n uomini si risvegliano in una specie di capannone e non sanno chi sono, nè perché sono lì. Per carità, per carità lasciamo stare tutte le difficoltà che possono impedire alla sceneggiatura di essere credibile con un incipit del genere. Manco c'è bisogno di arrivare lì, tanto il punto è un altro. Inizia il gioco preferito dei film che mi stanno sui coglioni: chi è cattivo? Chi è bravo? Chi è cosa chi cosa è chi cosa chi CHI!?!?

Ogni protagonista (questa cosa è ridicola cristo!!), a turno, va in bagno e si guarda allo specchio, e parte un flashback. Ah. Altra perla in memoria: non bastasse che è un'idea della minchia sotto qualsivoglia punto di vista, durante i flashback i quattro angoli dell'inquadratura sono sfocati. Mi ricorda tante belle cose di qualità.

Finale scoppiettante con colpo di scena che mi sarei perso volentieri in favore di un sonnellino. Ho pure ritrovato il titolo.

Scusami, sia che io tu abbiamo perso del tempo. Ti chiedo scusa dal cuore.

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