Una delle cose che preferisco fare è cercare di "scoprire" talenti nuovi. Per essere piu' precisa adoro gli artisti emergenti che a mio avviso in alcuni casi riescono a produrre brani e situazioni musicali di sicuro interesse. Così quando la scorsa estate ho partecipato come spettatrice ad un concerto della raffinatissima cantante Tosca e mi sono imbattuta in Simone Barotti che le apriva lo spettacolo con il brano "Le Rose" ho cominciato ad indagare. Cosa ho scoperto? Che la bella ballad fa parte di un Ep dal titolo "IL CERCHIO" composto da cinque canzoni interamente scritte dal cantautore (edito da Legend Studio Roma) e che in realtà il singolo era quello che dava il nome all'album. Il passo successivo è stato quello di scaricare il tutto da Itunes e di ascoltare attentamente. "Il Cerchio" è un brano rock con sfumature hip hop (lo special è proprio rappato) e mette in evidenza la buona vocalita' di Simone. Il testo potrebbe sembrare d'amore, ma molto probabilmente nasconde un dialogo verso se stessi. Ritornello che "acchiappa" e resta in testa. Segue il brano "Suona" con un intro d'atmosfera ed un finale piuttosto aggressivo. Simone sale di tonalita' su un testo che narra di "una bella suonata tra amici". Sinceramente non è il brano che preferisco. Poi "Invidia", il vero capolavoro e secondo singolo (di prossima uscita si legge su qualche articolo). Un violento attacco ad un sentimento terribile e temibile, "questo è il vestito migliore che ho, lo indosso da anni ed è bianco e pulito..." recita il testo incalzato da un rock deciso ma orecchiabile. Nessun guizzo vocale ma ben cantata. "D'azzurro e cenere" è il quarto brano altrettanto orecchiabile. Una chiara dichiarazione d'amore alla musica. Ed infine "Le rose". La bella ballad è una vera e propria poesia. Musica d'atmosfera e frasi quasi sussurrate con un ritornello che non ti abbandona piu'.

In sintesi davvero un ottimo lavoro, da ascoltare e scoprire. Per un giovane cantautore che puo' ancora dare molto.

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