So Far... The Best Of Sinéad O' Connor, datato 1997, riassume in una manciata di brani il meglio della controversa artista irlandese, dagli esordi passando ovviamente per la celebre hit Nothing Compares 2 U. Una decorosa "raffigurazione" sonora illustrante il debutto Pop/Rock e le successive evoluzioni verso sounds più ricercati e raffinati, elettronica, country, lirica, senza tuttavia tralasciare le imprescindibili radici folk - celtiche dalle quali Miss O' Connor non si sarebbe mai discostata del tutto.
Come già evidenziato, Nothing Compares 2 U è, senza alcun dubbio al riguardo, il fiore all'occhiello non solo del Greatest Hits in analisi, ma piuttosto dell'intera carriera di Sinèad: chiunque sarebbe in grado di apprezzare, almeno parzialmente, questa romanticissima ballad, scritta niente popò di meno che dall'eclettico Prince, particolarmente densa di atmosfera e malinconia, corredata da un semplice ed efficace videoclip, must dei primissimi ‘90.
Ciononostante, l'intento generale di questo lavoro è una ricapitolazione tout-court, intesa a proseguire ben oltre la hit sopra menzionata: con un doveroso riferimento ai primi album in studio (The Lion And The Cobra, I Do Not Want What I Haven't Got, Am I Not Your Girl?, Universal Mother, Gospel Oak e.p.) si nota, infatti, la frivolezza Pop-Rock di matrice decisamente Eighties abbracciante brani quali Mandinka e The Emperor's New Clothes, la straordinaria leggerezza country-folk di The Last Day Of Our Acquaintance, nonché la profonda "liricità" di This Is A Rebel Song, Troy e Don't Cry For Me Argentina: in particolare, Troy spicca per un lungo tour-de force classicheggiante, contraddistinto solo da orchestre di archi e violini, poi evolutosi in drammatico folk-rock, leggiadre melodie che, con fulgore, sottolineano repentine ed improvvise "parabole" vocali da parte della cantante di Dublino, pressoché decisa ad esternare/rimuovere un dolore ed una disperazione antecedentemente congelati; da accennare, inoltre, la dolce e pacata ninnananna d'amore John I Love You.
Notevoli sono le sperimentazioni elettroniche/alternative applicate a tracce quali I Am Stretched On Your Grave (riproposizione musicale di un poema irlandese del Diciassettesimo Secolo), la nostalgica cantilena Thank You For Hearing Me e Fire On Babylon, cupo mix rock/lounge venato di grevi bassi elettronici. Stand-Out Track è la bizzarra collaborazione con Bomb The Bass nella pulsante e dinamica Empire, astuta confezione Trance/ Trip Hop richiamante altresì sounds etnico-tribali, garanzia di un miscuglio sonoro irripetibile e "fuori dalla norma".
Una valida e gradevole collezione degli ancestrali lavori di Sinéad O' Connor, artista determinata a palesare al mondo intero un carattere anticonformista, reazionario e più volte scandaloso (obbligatorio il riferimento alla schietta e furiosa distruzione in diretta televisiva della fotografia di Papa Giovanni Paolo II, ndr.), adatto a rivendicare con ardore e coraggio diritti e libertà che a stento si impongono (neanche pacificamente) sull'odierna, spesso empia e impietosa società.
Sinéad O'Connor, So Far...The Best Of Sinéad O' Connor
Nothing Compares 2 U
Mandinka
The Emperor's New Clothes
Thank You For Hearing Me
The Last Day Of Our Acquaintance
Fire On Babylon
Troy
I Am Stretched On Your Grave
Jackie
Success Has Made A Failure Of Our Home
John I Love You
Empire (Bomb The Bass featuring Benjamin Zephanian & Sinéad O'Connor)
Don't Cry For Me Argentina
You Made Me The Thief Of Your Heart
This Is A Rebel Song
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