Ingiustamente finiti nel dimenticatoio, i Sir Lord Baltimore sono un power-trio di New York che marchiò a fuoco il proprio esordio sulla scena discografica nel 1970, con l'album "Kingdom Come", da considerarsi come un vero e proprio esempio di heavy metal ante litteram.
Un bel pugnetto nello stomaco la loro musica, un rock pesante e distorto che getta nel calderone il blues e il rock and roll, li strapazza e li riveste con un armatura metallica, spingendosi ben oltre il confine dell'hard rock tracciato dai Deep Purple del capolavoro dello stesso anno "In rock" andando quasi a parare dalle parti dei Blue Cheer, ma con un piglio decisamente più metal in senso stretto (visto che i Blue Cheer sono da considerarsi più come "proto-stoner").
Ne sono esempi le sferragliate metalliche di "Hell Hound" e la furibonda "Hard Rain Fallin'" (con un folle assolo sul finale sparato alla velocità di un maglev!) o ancora la stratosferica "Helium Head". Blue Cheer che affiorano, per esempio, nel riffone iniziale di "Lady Of Fire", interrotto dal selvaggio urlo del cantante John Garner (tra l'altro, cosa non da poco, batterista stesso della band!), autore di una bella prova canora in tutto il disco. Momenti di quiete nel disco si riscontrano nell'acustica "Lake Isle Of Innersfree", per il resto troverete riffoni megagalattici e assoloni a iosa.
Questo è il rock secondo i Sir Lord Baltimore, anno di grazia 1970. Da recuperare.
P.s: nel 2003 l'album è stato ristampato con l'aggiunta del loro secondo LP omonimo; in pratica due dischi al prezzo di uno, fatelo vostro!
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