Sasu Ripatti, finnico quarantenne, artisticamente noto come Vladislaav Delay - ma che agisce con i molteplici pseudonimi Luomo, UUsitalo e, appunto, Sistol - vanta un approccio decisamente autoctono all'interno dell'algida materia electro-e-derivati grazie a una diversificata produzione spesso dai risultati degni di interesse.
"On The Bright Side", secondo album marchiato Sistol reso reperibile nelle fasi conchiusive dello scorso decennio, si inserisce senza particolari patemi in questa poco folta categoria.
Un impattante e coinvolgente connubio tra stroboscopici esorcismi techno, iridescenti lapilli dub e ciclotimiche scorie rave, epurate da banalità dance-floor, permea gli otto proto-mantra ivi contenuti nel quale si percepisce un considerevole tasso di ricerca nei suoni e nelle stratificate affastellazioni adottate, decisamente gratificanti per chi è solito indurre astrazioni suono-siderali al proprio cerebro e deturpare le proprie antenne con questo tipo di robotiche e cardiofrequenzimetre suono-gibbosità.
Da accompagnarsi, ça va sans dire, a un bel piatto di Lutefisk dei fiordi nibelunghi.
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