La morte del formato fisico è una reale possibilità dopo che un paio di mafiosi si sono svegliati accorgendosi (con grida disperate) di aver finito le scorte di cocaina: le vendite erano crollate del 13%. Come diretta conseguenza dell'astinenza, il mese scorso la catena musicale Fopp ha chiuso in via definitiva i suoi cento negozi sul territorio inglese, e la HMV, con più di 400 mafiosi da sfamare, ha accusato una caduta dei profitti del 75%. Ma quali sono le ragioni di questa tragedia, a parte la recente cattura di Juan Carlos Ramirez Abadia, detto Chupeta, re del narcotraffico? A sentire i mafiosi la colpa sarebbe dei downloads (con la partecipazione dei Servizi Segreti Americani), con i fans che oramai prendono al lazzo le canzoni un po' a caso, invece che cacciare i quattrini come i fessi come me. A sentire i fessi, invece, le band si sono semplicemente stancate. Come in tutte le rivoluzioni se ne avvantaggiano i mostri: il denaro si sta accumulando grazie alle peggiori idee, come ad esempio nel mercato dei cellulari (l'unica cosa utile che Dio abbia creato per l'uomo che ha già tutto) dando ai mafiosi nuove possibilità di incasso: la stella R&B dal nome di guerra chimico-battereologica, Akon, s'è fatta 6 milioni di dollari con le royalties delle suonerie per cellulare. Se non mi sbaglio avete sofferto per sette anni prima di debuttare. I vostri primi tre dischi sono tutti di ottima fattura, quello successivo sempre migliore del precedente. Poi qualcosa è successo. La "Saturday Night Sunday Morning Records" nacque. Da allora, abbiate pazienza, ma sta diventando una tortura starvi dietro.
Si, è stato un cammino difficile. L'industria musicale sta diventando un posto dove il ricco si arricchisce e il povero si impoverisce. Non ho mai creduto che potesse essere facile, ma non mi sarei mai aspettato (i primi 3 dischi dei Six By Seven furono molto incensati dalla critica, ndr) che potesse diventare impossibile. Quello che la gente non capisce è che ogni qualvolta scarica una canzone gratis, stanno risparmiando denaro ma allo stesso tempo uccidono una band.
I Six By Seven sono una delle ultime band dure e pure in lotta contro l'estinzione. Permettimi di farMi i più sentiti complimenti: ho tutti i vostri cd originali. L'unico che mi manca è "Fuck Me USA", al cui proposito si narrano due leggende: la prima racconta che le copie siano state acquistate in blocco dai Servizi Segreti Americani per non alimentare i fermenti rivoluzionari; la seconda che non avete neanche stampato 100 copie. Pensi che gli USA siano pronti per un presidente donna? O un fighetto nero? Sono sette anni che sono governati da un bianco idiota.
Certo! Perchè no?L'America mai come ora avrebbe bisogno di una presidentessa di colore. Kill Bush! (io?, ndr), questa è l'unica cosa mi viene da dire. Ah, si: e lunga vita a Fuck Me USA.
Non saprei davvero come definire il vostro ultimo disco. Forse "una convulsione mistica shoegaze My Bloody Valentine/primi Primal Scream/Jesus And Mary Chain geneticamente modificata in un fottuto muro di rumore depravato e sanguinante"? Che ne pensi, ti piace? Secondo te posso fare il giornalista? Me la posso scaricare come suoneria?
Penso che il nostro nuovo disco sia ottimo, funziona perfettamente su un solo livello; tutte le canzoni hanno lo stesso tempo e la registrazione è stata immediata. Penso anche che sebbene possa suonare come le band che tu hai citato, possiede anche un approccio moderno soprattutto nel modo in cui è stato registrato.
All'interno del libretto di un disco degli Swell, ho letto: "Non me fotte un cazzo di loro e del copyright: tu scarica la mia merda e ti acchiappo". All'uscita del vostro sesto disco tu hai scritto: "Queste canzoni valevano la pubblicazione e a parte questo, abbiamo bisogno dei vostri soldi". Devo ammettere mi spaventa di più la tua onestà. Tra mafiosi e avversità di ogni genere, la storia di queste due (ottime) band, alle parti opposte dell'oceano, si è trasformata in una lotta per la sopravvivenza che, come ha scritto Antonio Puglia a proposito di voi, "ne diventa elemento indispensabile e caratterizzante". L'unica cosa completamente inutile che Dio abbia creato per l'uomo che non ha più niente.
Si abbiamo bisogno di soldi, perchè dovremmo fare questo e non essere pagati? Solo perchè siamo musicisti dobbiamo soffrire? Non penso ci sia qualcuno a cui piaccia lavorare per nulla, semplicemente non puoi continuare a fare qualsiasi cosa senza ottenere in cambio nulla.
Mi piacerebbe chiedervi a proposito della leggenda del vostro primo concerto. E' quest'ultima come tutte le altre leggende, cioè realmente avvenuta? Una suita noise-psichedelica di 17 minuti davanti a una manciata di curiosi e addetti ai lavori, portata a termine sebbene il locale (lo "Charlotte" di Leicester) si svuotò quando neanche si era a metà della canzone.
Si, è tutto vero quello che hai detto tranne che non fu quello il nostro primo concerto. A quel tempo il nostro manager era convinto potessimo ottenere un contratto discografico e invitò tutti questi loschi figuri delle case discografiche: non appena il primo ebbe lasciato il locale, fu seguito da tutti quanti. Non eravamo molto tecnici all'epoca, e bisogna considerare che si era nel mezzo dell'esplosione brit-pop: la musica e il suo messaggio stavano raggiungendo un pubblico molto vasto ma nessuno era pronto per un pezzo di 17 minuti. Fu solo un anno più tardi che l'NME presentò il nostro primo singolo, "European Me", che per inciso non scherzava nemmeno lui, raggiungendo i sette minuti, descrivendolo come "uno dei migliori singoli di tutti i tempi". Gli Oasis erano oramai svuotati di significato e i Radiohead pubblicavano "Paranoid Android" come singolo; una band come gli Spiritualized cominciava a fare grandi passi. Devi sempre lottare per quello in cui credi, e bisogna dire che oggi non esistono più queste possibilità e questi gruppi coraggiosi. Sono sempre più convinto che il mondo musicale sarebbe perfetto se ci fossero più schizzati come Julian Cope (Chris Olley è in questi giorni in tour proprio con Julian Cope, ndr).
L'ultima volta che avevo parlato con Chris fu ad un concerto londinese.
"Qualcosa non va in me" pensavo mentre terminava "Oceans", e tutti applaudivano Olley e io applaudivo alle cosce della donna di Olley. "American beer!" urlo' uno verso il palco. "American beer!" - urlarono i due metri di cosce. "American beer!" gridai anch'io. E parti' "Clouds".
"Adoro quella canzone!" - le dissi arrapato. Lei mi guardò schifata e mi resettò a tempo di record dalla memoria.
"American beer" non la fecero per niente - alzai il culo e ne andai ad ordinare un paio al bancone.
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