Arrivo alle 21,40 circa davanti al Velvet, parcheggio la moto, e noto di aver fatto la scelta giusta dato che c'era una fila interminabile di auto. Dò un'occhiata in cerca dei miei amici ma non li trovo, vabbè entriamo dai... Il gruppo di supporto, stranieri, dei quali non conosco il nome, stava già suonando, per quel poco che ho sentito era il solito punk-rock che fanno mille altri gruppi, comunque se ne vanno senza tante esaltazioni...
Inizia l'attesa, il Velvet è pieno zeppo, mi avvicino per arrivare sempre più vicino al palco, ma è dura, intanto noto che c'è gente di tutti i tipi: dal punkers al tamarro, dalle ragazzine urlanti a quelle dark, dai quattordicenni sfrenati ai seri quarantenni, dagli incazzosi palestrati ai calmi magrolini, insomma c'è di tutto. Mi guardo intorno in cerca dei miei amici, ma niente da fare, missione impossibile, dato che poi il cellulare non prende, e noto che ci saranno state forse il doppio se non il triplo delle persone dell'ultima volta che gli spagnoli sono venuti al Velvet, molte delle quali vengono da fuori, si sa, gli Ska-P attirano. Nell'attesa, la puzza di sudore avanza inesorabile, l'aria è rarefatta, si fa fatica a respirare, ma non demordo, resto nel mezzo, nella cappa, e iniziano i cori: ska-p, ska-p, ma non arrivano, Berlusconi vaffanculo è molto gettonata, fino alla solita Bella Ciao.
Alle 22,45 circa entrano e fra l'entusiasmo generale si parte alla grande con la spumeggiante "El Gato Lopez". Poi tutti i classici: "Tio Sam", "Welcome to Hell", "Simpatico Holzagan", "A la Mierda", "Planeta Eskoria", "El Nino Soldado", "Mestizaje" in molte delle quali il cantante, o seconda voce, ovvero il fenomeno da baraccone (si è vero ma è molto importante per il gruppo) si traveste da Morte, Zio Sam, pagliaccio, poliziotto anti-sommossa e molti altri e da solo vale il biglietto. Intanto alcuni di quelli che sono in mezzo alla pista sono stremati e si spostano verso l'esterno ma io non mi arrendo e continuo a pogare rischiando l'osso del collo. Verso metà concerto il chitarrista si esibisce in bei riff e assoli che culminano nella cover di "Highway To Hell" degli AC/DC cantato da molti ma non da tutti (i più giovani li conoscono solo per il nome). Si continua con la potente "Intifada" (secondo me una delle più belle canzoni del gruppo) e la coinvolgente "El Vals del Obrero", io intanto mi dileguo stremato più lateralmente, poi i nostri ci salutano e vanno via. Ma io non ci casco e so che è uno scherzo, lo hanno già fatto l'ultima volta, a me non mi fregano e dopo urli da parte della gente ritornano con varie perle, delle quali due spaccano il locale: "La Estampida" e "Cannabis", sicuramente la canzone più famosa del gruppo che coinvolge tutto il Velvet. Poi se ne vanno alla mezza circa, appaluditi da tutti, confermando di essere una band capace di suonare, di divertire, dimostrando di essere una delle realtà che dal vivo coinvolge di più.
Si dice che quello di quest'estate sia il loro ultimo tour, il loro scioglimento è già avvenuto, ma mai dire mai... Mi avvio all'uscita, stremato, con i vestiti bagnati di sudore, dai mi sono divertito, come da copione.
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