Riflessioni d'autunno
(toccandosi il pacco*)
I ricordi mai
aiutano
a vivere
bensì mettono addosso
una certa qual voglia di crepare davvero
* da recitarsi con la mano appoggiata ai testicoli (Roberto "Freak" Antoni - Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti (seguirà dibattito) - Feltrinelli 1992 - VI edizione)
Questa storia comincia dalla fine: il 12 febbraio del 2014 Roberto ci lascia. Margherita, sua figlia, parlando a chi era venuto a salutarlo ci ricorda che suo padre era "un infelice ed un irrequieto", ed irrequieto lo era davvero Roberto "freak" Antoni, Tony Garbato, Astro Vitelli, Beppe Starnazza (spero di non dimenticarne nessuno), cantante, attore, musicista, intellettuale, comico, drogato, poeta (poeta drogato), agitatore culturale, dilettante dell'arte e della vita; infelice non lo so: non lo conoscevo, non ero suo amico, purtroppo.
Ma questa non vuole essere una agiografia, le odio e non le so fare ed il rock è una cosa per brutti, sporchi, cattivi ed ignoranti.
Torniamo all'inizio: novembre 1977, Bologna. Una notte un gruppo di ragazzotti bolognesi per buona parte studenti del DAMS, suona, improvvisa e registra tutto quello che gli passa per la testa e per le dita, i musicisti vanno e vengono (alla fine neppure i protagonisti sapranno dire chi sono tutti quelli che hanno partecipato, in un modo o nell'altro a quella nottata) e non tutti sanno suonare - a questo punto spero per voi che vi si sia accesa una lampadina in testa che dice "Red Crayola and the Familiar Ugly" - la mattina dopo, il materiale viene mixato. Verrà pubblicato prima su cassetta, poi su vinile ed, infine anche su CD. Nascono così gli Skiantos e questa roba è il primo vagito di quella cosa nata male e morta in culla che è il punk italiano, punk non rock demenziale come diranno altri, quello - forse - verrà dopo. Del punk ha lo sberleffo, l'urgenza, la rabbia, la devastante cialtroneria, la sublime bruttezza, ma non è una copia di modelli altri, non è lo scimmiottamento di modelli stranieri: gli Skiantos hanno la geniale intuizione che in Italia non ha senso prendersela con hippies e fricchettoni (non è roba che ci apparteneva, era solo moda), il bersaglio sono i cantautori, i poeti che commuovono le folle e accendono gli animi, i musicisti prog e jazz rock (non si chiamava ancora fusion), così bravi e tecnicamente dotati, tutti quelli che "portavano avanti un discorso", tutta gente che si prendeva molto sul serio. Qualcuno penserà che quella critica fosse spesso ingiusta ed ingenerosa, vero lo era sia qui che in Inghilterra o negli States (però su cosa possa essere definito punk americano andrebbe fatto un altro discorso), molta di quella roba su cui si sputava e si scorreggiava era ed è bellissima, ma era il '77 e per le strade stava per scorrere il sangue degli sconfitti.
Era il '77 ed era Bologna, non voglio fare il sociologo, il movimento, radio Alice, le BR, la repressione, la droga, Andrea Pazienza, quelle cose sono lì,scritte da tante altre parti, chi vuole può andarsele a ripassare; c'era la gioia agitata degli ultimi giorni di fort Alamo, l'attesa di un temporale che stava per abbattersi, i segni di una sconfitta ormai maturata da prima, i "guardiani della fede" e i talebani dell'ortodossia erano stati costretti ad abbassare le loro difese e questi pischelletti si sentivano liberi di pigliare per il culo tutti.Ma così facendo anche loro si pigliavano maledettamente sul serio. Nessuno è più moralista del comico, la satira come l'invettiva nascono sempre da un bisogno etico, che poi sia una morale condivisibile è un altro paio di maniche.
Memorabile quella volta, era l'aprile del '79 al "Bologna rock", che gli Skiantos, vestiti con i testa degli scolapasta, portarono sul palco sedie,mobili e cucina e si prepararono la pasta e, mentre la mangiavano, alla gente che reclamava il concerto gridarono "fate largo all'avanguardia, siete un pubblico di merda", ma fu il canto del cigno. Non si può "portare avanti un discorso" facendo sempre e soltanto gli spiritosi.
Italiano ridens
Cazzo Culo Figa Tette Merda
Merda Cazzo Culo Tette Figa
Figa Cazzo Tette Culo Merda
Culo Tette Merda Figa Cazzo
ripetere sfumando (Roberto "Freak" Antoni, op. cit.)
Poi gli Skiantos fecero altri dischi (almeno due "Mono Tono" e "Kinotto" da ascoltare), poi si sciolsero, poi si riformarono con e senza Freak Antoni, Roberto provò altre strade: lo swing, l'R&B all'italiana, il liscio, il cinema, persino la musica contemporanea ed atonale, segno che forse si prendeva troppo sul serio e che, si, era "un infelice ed un irrequieto".
Diceva "Dio ci deve delle spiegazioni" e sua figlia ci ha suggerito che forse ora gliele sta dando, che bello poterci credere.
Ma alla fine come suona "Inascoltabile"?
A questo punto, francamente mi sembra irrilevante.
Basito
Sono rimasto
basito
come un cretino
quando
lei
m'ha detto
scusa:
posso farti un pompino?!
(Roberto "Freak" Antoni - op. cit.)
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