Sento il peso e la voglia di recensire questo disco in egual misura...

Ebbene. Sebastian Bach. Una voce ed un carisma ineguagliabili per chi, nella vita, ha avuto la fortuna di inciampare in quei due lavori splendidi che furono "Skid Row" (1989) e "Slave To The Grind" (1991).

Secondo da solista in studio dopo " Bring 'Em Bach Alive!" del 1998, "Angel Down" annovera tre le sue fila musicisti di grande talento quali Steve Di Giorgio (basso), Bobby Jarzomberk (batteria), Jhonny Chromatic e "Metal" Mike (chitarre) e vede la partecipazione di un'altra voce rock importante ed indimenticabile quale Axl Rose per 3 dei 14 pezzi presenti.

I 55 minuti partono con la title track "Angel Down" che anticipa in tutto e per tutto cosa si troverà in questo cd, ovvero un bel concentrato di Heavy Metal di enorme energia e potenza come genere detta, impreziosito da una voce quantomai grintosa, chiara, "ritrovata".

Lo stile rimane pressochè longilineo per tutte le canzoni, l'ugola in questione raggiunge vette esaltanti rimanendo sempre pulita e gli strumenti la accompagnano egregiamente formando un connubio perfetto sia nei riff più coincitati e taglienti che nelle due ballads presenti "By your Side" e "Falling Into You" che, con un flashback nostalgico rimandano alle famosissime "18&Life" e "I Remember You" ma, in generale, questo prodotto urla la sua indipendenza da quel trascorso musicale in tutte le altre 12 tracce puramente Hard Rock & Heavy che non fanno mai rimpiangere il seppur splendido "Glam" o "Street" che caratterizzava Sebastian e soci ai tempi d'oro.

Mi rendo conto di essere forse poco obbiettiva proclamando capolavoro questo disco (ma per me lo è) comunque, estraniandomi a più non posso dalla mia passione ardente, si sta parlando di un ottimo lavoro e di un ben augurale ritorno in sella per un vocalist dotatissimo e con un grande amore per il Rock, dimostrato ampiamente con questo cd che, a dispetto delle voci più o meno insistenti che lo davano per "rammollito" (viste le partecipazioni ad "Una Mamma per Amica", il teatro, e le varie apparizioni) ricorda che l'indole rimane sempre Una (anche se per qualche tempo PARE repressa!) e visto che il cd è stato in buona parte autofinanziato, rende merito ad un artista che crede in questo genere musicale e lo fa con la grinta degli albori.

Una piccola ma dovuta parentesi va alle importanti collaborazioni con tali Desmond Child e Ralph Santolla, e al non trascurabile fatto che, oltre all'aspetto vocale, Mister Bach si dimostra arrangiatore e compositore di verace talento.

GIUDIZIO FINALE: Da Avere!

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