Electro, dubstep, drum'n'bass, dance, house, pop, tutte insieme appassionatamente per pompare un po' di fottutissima adrenalina nelle vostre vene!
Impossibile non essere shakerati come un cocktail dai beat granitici e i synth ignoranti di "Rock N' Roll (Will Take You To The Mountain)", che fa sembrare i Justice buoni per comporre la prossima sigla dei Gormiti; le esplosioni di violenza volutamente sopra le righe di "Scary Monsters And Nice Sprites" si alternano goliardicamente a parti ultra-melodiche, e il divertimento è assicurato; certo i puristi della dubstep storcono il naso di fronte a ciò che percepiscono come uno "sputtanamento" del genere, ma a prendere la musica troppo sul serio ci si rovina il piacere dell'ascolto.
"Kill EVERYBODY" è la sintesi dei due precedenti brani: su di un beat electro delicato come una spruzzatina di maionese sulla pasta alla carbonara piovono distruttivi wobble-bass, in un continuo alternarsi tra pause e fiammate che sfuma solo nel finale, lasciando intuire che c'è spazio anche per la melodia.
Ed infatti "All I Ask Of You" pur mantenendo come stella polare l'ignoranza, invece che sull'aggressività punta sulle melodie appiccicose e su un ritornello di voce femminile da chiosco in spiaggia: la parentesi è comunque divertente ma non è certo questo il meglio che Skrillex ha da offrire.
Fortunatamente con "Scatta (feat. Foreign Beggars)" si torna a fare sul serio: eccoli i bassi malvagi a la Skrillex, le esplosioni, questa volta conditi dalle rime dei Foreign Beggars (a proposito, il loro EP è uscito da poco): la miscela funziona alla grande e suggerisce che questa collaborazione proficua forse dovrebbe e potrebbe diventare più stabile.
Il disco si chiude idealmente con "With You Friends (Long Drive)", ripresa ma sensibilmente modificata (a dire il vero, peggiorata) dal precedente EP "My Name Is Skrillex": più o meno come in "All I Ask Of You" ci si muove su binari house, a farla da padrona sono il pianoforte, i samples vocali e la melodia, per un piacevole (quanto tamarro) pezzo house che però stona un po' con il resto del disco.
Seguono due remix della title-track, rispettivamente targati Noisia e Zedd: con mia sorpresa devo ammettere che il migliore è quello del meno conosciuto (mai sentito) Zedd, che dalla sua ci mette originalità e tanta verve, rispetto al comunque esteticamente perfetto lavoro dei Noisia che però sà un po' di "compitino". Il gran finale però è dato dal remix di "Kill EVERYBODY" del duo Bare Noize, semplicemente spaventoso e largamente più cattivo del già feroce mix originale.
Insomma finalmente qualcosa di diverso, l'impatto con il sound del disco chiaramente potrebbe essere semplicemente troppo per chi non è uso all'ascolto di electro, dubstep e affini, ma in fin dei conti a provare qualcosa di nuovo non si ha niente da perdere, no?
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