"Stoosh" in jamaicano significa "incompleto", e nessun titolo sarebbe stato più azzeccato per questo album.
Infatti "Stoosh", pubblicato nel 1996, segue il punk e politicizzato "Paranoid & Sunbunt", ancora troppo ingenuo, e precede l'ottimo e famoso "Post Orgasmic Chill", in cui i toni si calmeranno e lasceranno spazio a ballate e sentimentalismi. Perciò siamo con questo lavoro in una fase di transizione per il gruppo, in cui il rock elettrico si sposa a meraviglie con atmosfere dolci e malinconiche.
I musicisti sono Cass al basso, molto prominente (quasi allo stesso livello della chitarra), Ace alla chitarra e Mark alla batteria ma la vera star del gruppo è Skin, con una voce molto caratteristica che può spaziare dalle urla a toni delicati senza il minimo sforzo. Si parte con "Yes it's fucking political" dall'incedere incendiario molto simile a quello del primo album, a cui segue "All I Want", dal ritmo molto più calmo, ma allo stesso modo graffiante, grazie anche alle urla simil-growl di Skin sul secondo ritornello.
"She's my Heroine" è cantata in modo molto sofferto, sicuramente dev'essere un pezzo autobiografico, con il solito ritornello urlato in modo molto appagante. Dopo queste 3 pezzi molto potenti, ci ritroviamo una dolce e malinconica ballata con tanto di violini a supporto di nome "Infedelity(Only You)" e "Hedonism(Just Because You Feel Good)", una delle canzoni più famose del gruppo, col suo ritornello orecchiabilissimo e un testo bellissimo (come tutti gli altri, del resto).
"Twisted(Everyday Hurts)", con un'intro di basso flappato, rialza i toni, cosa che fa anche "We Love Your Apathy", anche se anche qui il ritornello cantato in coro è abbastanza orecchiabile. "Brazen(Weep)" è un'altra bellissima ballata con una chitarra come unico accompagnamento nelle strofe, e gli altri strumenti che entrano nel chorus, supportati anche qui da dei mai troppo invadanti violini. "Picking on Me" è una canzone solo per chitarra acustica e voce, che parla del tema del bullismo tra ragazzi (che sia anche questo un brano autobiografico?). In chiusura di album la pesante "Milk Is My Sugar", con un grande assolo di basso, e la dolce ballata pop "Glorious Pop Song", con un ritornello semi-psichedelico per l'uso inedito del falsetto da parte di Skin.
In definitiva un album che, nonostante i suoi 10 anni, risulta ancora godibilissimo, e che fa rimpiangere il precoce scioglimento della band.
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