Se siete alla ricerca di una band che meglio abbia rappresentato la scena doom-stoner dgli anni 90 ed ancora non l'avete trovata, gli Sleep vi metteranno l'anima in pace.
Con due album più uno uscito postumo, questo "Jerusalem" appunto, gli Sleep hanno rappresentato l'essenza del doom-stoner più essenziale e minimalista, ma allo stesso tempo ineguagliabile. Nessuna band è riuscita ad esprimere al meglio un genere musicale troppo saturo e sfruttato solo nel periodo in cui conveniva mettere su 2 o 3 accordi massicci di chitarra, ed assicurarsi quella cerchia di fans disposti a fare di tutto per acquistare l'album che successivamente sarebbe andato a finire nella catasta destinata a prendere polvere per i successivi 20 anni.

Gli Sleep sono al di fuori di tutto questo, ed hanno proposto un sound diverso, più claustrofobico, ai limti del concepibile pur mantenendo una originalità che ha permesso al combo di estraniarsi un po' dalla scena.
Questo album, uscito nel 99 su Rise Above, racchiude un'unica traccia di 52 minuti, tra riff monolitici, ritmi ipnotici e voce soffocata sino all'inverosimile.

Una composizione da ascoltare a volume alto e al completo silenzio, magari in preda a qualche effetto post-fumacchio, con l'avvertimento che potreste anche addormentarvi, ma subito dopo svgliati rimetterete in funzione il vostro lettore cd per ricominciare la cavalcata lungo "Gerusalemme", magari a bordo del vostro stoned-cammello...
Imparagonabili.

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