Dopo esser stato stitico per tre anni mi permetto di cagare un papiro.

19 (o 20) Aprile.

*Come un'oasi nel deserto*

Girando su questo sito vengo a scoprire da un utente, presumibilmente in erasmus a Tilburg (ma forse anche no chiedetelo a lui) che gli Sleep hanno chiuso il Roadbourn.
Ah, beh; solo? Santo dio gli Sleep???
E' la seconda volta in tre anni che scopro in ritardo che gli Sleep si son riuniti per un live. Ora, io non ho idea di come possano essere loro dal vivo a quasi vent'anni di distanza dai tempi dei dreadlock fluenti e i dei brufoli tonanti; ma "Holy Mountain" è il mio "Cristo Compagnone" personale, e io per la seconda volta ero girato dall'altra parte mentre passava. Due volte in tre anni...
Ombre, buio, vuoto, e sgomento; saluto tutti su DeBaser, riordino la stanza, appoggio le babbucce contro lo zoccolino, apro la finestra e comincio ad arrampicarmi.

"Oh, ma checcaaazzo fai?" Mi tuona dal pc il nostro deb-utente che (credo) dorme tra i papaveri e i mulini.

"Guarda che passano pure in Italia, pirla".

Un barlume di speranza nella notte dei giorni! Scendo dal davanzale, scartabello isterico l'internèt, e guarda che ti scopro: il 17 maggio gli Sleep sono a Piacenza (o da quelle parti). Posso rimandare il mio appuntamento con la prima lezione di caduta libera dal quarto piano. Almeno fino al 18.
Certo, non ho idea di come arrivare a Piacenza. Però ho un socio bello giusto, che:
A) ascolta musica giusta e,
B) ha un cammello full optional bello giusto (doppia gobba, aria condizionata e tom tom) che ci ha già scarrozzato più che egregiamente tra le varie oasi norditaliche. Le probabilità sarebbero buone, ma il 17 è un giovedì, e Le probabilità calano improvvisamente al livello "Hanna Montana Vs Godzilla". Non potevano passare il giorno dopo? Va beh, francamente me ne infischio, tanto domani è un altro giorno.

..."Francamente me ne infischio"; "Domani è un altro giorno"... Sì, ti autorizzo a smettere di leggere.


21 Aprile.

*Un'ora prima di mezzanotte: l'alba*

-ore 22.45

Io e il mio socio cammello munito siamo a Desio. Audrey/Rhyme live.
E' un concerto "suo", nel senso che è stato proposto da lui, e mentre stiamo aspettando che il palco si riempia mi rendo conto che è questo il momento di fare la mia mossa.

"Il 17 maggio suonano gli Sleep nei pressi di Piacenza"

Non ho molta fiducia, so che il mio socio (che da questo momento in avanti per comodità chiameremo "ReZ") il 18 si alza all' allba, che Piacenza è lontana, e che probabilmente l'idea di continuare a scarrozzarmi in giro per il Nord Italia comincia a dargli leggermente sui nervi. E' uno giusto ReZ, non uno fuori di testa.

"Scusa; chi?"

"Gli Sleep, deve essere una sorta di reunion, ne so poco e niente. Però so che hanno suonato al Roadburn, e che poi hanno cominciato un tour europeo. In Italia passano per Roma e Piacenza"

"Ok."

"Ok cosa?"

"Ci andiamo..." Così, gelido, d'istinto. C'ha più istinto per i concerti ReZ che Ibra per il goal.

"Sul serio? Non ti crea problemi con il lavoro la levataccia del giorno dopo? Non vuoi pensarci meglio prima?"

"No. Suonano gli SLEEP hai detto, no? E allora, loro suonano e noi muoviamo il culo."

Ed è così che da dietro una patina di incredula euforia scopro che, sotto-sotto, a Dio sono ancora simpatico. E che ReZ è effettivmente fuori di testa.

24 Aprile

*Tête à tête con Al (Stanley "2001" Kubrick, puppami 'sta fava) Cisneros*

ReZ e il sottoscritto al Tunnel a vedersi gli Om.

Ma porca troia Al! Io l'ho capito che la fame chimica e i bomboloni sono un'accoppiata che segherebbe in due le gambe di Mazinga, ma ridursi come il sosia corvino di King Buzzo va mica bene! No Al, dio santo, non sto parlando dei capelli, parlavo della mole. E guarda, sono convinto che Buzzo comunque mangi più fibre...
E poi la voce... No Al, quella non è King Buzzo style, e nessuno te lo chiede; diciamola tutta: 'sto concerto è una figata, il tournista "nigga" spacca i culi come neppure Rocco faceva a 26 anni e Emil mi ha appena fatto scoprire che, oltre a voler fare l'astronauta, l'altro mio sogno inconfessabile sarebbe quello di saper suonare le pentole proprio come lui; dio quanto è figo! Tu però bofonchi invece di cantare.
Sì Al. Sul serio, è tutto High & Fight (che vuol dire? Boh, non volevo scrivere ancora "figata") anche perché se fai finta di cantare con gli Om, il concerto può guadagnarci (e grazie a dio oggi lo fa) ma quel "Look onto the rays of the new stoner sun rising" me lo dovrai infilare nelle orecchie sillaba per sillaba ok? Quindi, per farla breve: se mugoli con gli Sleep mi regali la peggior delusione della mia vita, peggio dei mondiali del 2002. Tutto qui. Oggi è stata Una goduria, ma per dirla come dice uno che gira da queste parti: TI TENGO D'OCCHIO!

E te, che masochisticamente stai ancora leggendo, piantala di rompermi i coglioni: nel 2010 i mondiali non si sono giocati.

17 Maggio

*OMFG (che se sai cosa vuol dire, bene; se non lo sai, poco male: vuol più o meno dire "Oh Cielo!")*

Alle sette e qualche cosa mi presento a casa di ReZ per una cena pre-concerto, a breve sul palco del Fillmore di Cortemaggiore saliranno i Talisman of Stone. Ce li perderemo, come ci perderemo i Doomraiser e i Morkobot. Ma Piacenza è lontana e agli Spätzle non si dice di no.
Per le nove meno un quarto montiamo in sella al cammello.
ReZ sulla gobba davanti tiene le briglie. Incita il quadrupede, consulta il tom-tom, scruta, curva, raddrizza, ricurva, imbocca, prosegue, e spinge. Io, sulla gobba dietro, mi limito a dire un sacco di stronzate fino a che la notte dei sobborghi piacentini non ci accoglie alle porte dell'evento.
Molliamo il cammello praticamente di fronte al locale ed entriamo.

Il posto è bello grande, moderatamente pieno, e gli A Storm Of Light hanno già cominciato a suonare. Prima di raggiungere una postazione d'ascolto ci dirigiamo alle bancarelle de "Dischi magliette cd lp adesivi toppe fanzine e qualche cos'altro che non ricordo più". Mi accatto il doppio vinile di "Dopesmoker", un adesivo bello bello di cui non ho la minima idea di che farmene, e usciamo a lasciare il tesoretto nelle gobbe del cammello.
Rientriamo giusto in tempo per: sentire le ultime due canzoni degli A Storm Of Light, vederli lasciare il palco, e vedere il video che aprirà il concerto. C'è un tizio, una sorta di Philippe Daverio vestito in maniera più proponibile, che parla una lingua tutta sua (piano piano capirò essere inglese) che se ne sta davanti a dei quadri parlando dei fiamminghi in gran bretagna (?) e di Montezuma (oddio, credo che parli di questo, perchè ripeto: io non ci ho capito un cazzo).
E poi tutto d'un tratto succede che sul palco entra Al che si fa il soundcheck da solo, poi lo segue Jason Roeder che, pure lui da solo, si sistema la batteria, e poi sale signor nessuno che fa il soundcheck a Matt Pike (a cui piace ricordarsi da solo di essere una rock star; e non sarò certo io a dargli torto).

Tempo non so quanto e inizia il concerto -'sti cazzi, finalmente! direte voi- e inizia così: DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER e così via per i primi 20/25 minuti.

Io accuso notevolmente la botta, e mentre sullo schermo vengono proiettati draghi, e pianeti che suppurano stelle; il cervello mi viene schiaffeggiato da Dragonaut, Holy Mountain, The Druid, Sonic titan ecc... In tutto questo alla batteria il Jason neurosisiano sa come non farmi venir voglia di piangere per non aver mai visto Chris dal vivo; Matt tra una canzone e l'altra prima dimostra (ancora) a se stesso di essere una rock star sorseggiando birra e spippazzando sigarette, poi il fisico gli dimostra che non ha più 20 anni, che iniziare con 25 minuti di ipnosi forse non è stata una bella idea e quindi decide di mollare le sigarette e l'alcol e di limitarsi a prendere delle pure e semplici pausette geriatriche (poche e impercettibili eh, massimo due... Un gran figo il Matt, ma questo lo sapevamo già).
In tutto questo Al è dio. Canta come può in effetti, ma è Al. Sul palco, brutto come la fame, con le movenze di un autistico eroinomane in crisi d'astinenza, riesce comunque a brillare di luce propria. Se ad esempio tra una canzone e l'altra a Matt serve un minuto per riprendere fiato e cercare gli incisivi sul palco (no Matt, non ce li abbiamo noi). Nessun problema: Al si inginocchia davanti al suo Mesa, e spara un microassolo di basso obeso che da Cortemaggiore fa tremare l'urna con le spoglie di San Vittore nella Basilica di San Savino a Piacenza (San Vittore ringrazia e chiede il bis).
Holy mountain fila liscio, sento anche roba che non riconosco e che comunque mi piace un sacco, anche perché oggi se si mettessero a cantare "le bionde trecce e gli occhi azzurri e poi..." a me andrebbe comunque bene. Mi va bene pure il tipo alla mia destra che prima profuma di marijuana e poi puzza di carogna rancida.
Tra una cima gigante sullo schermo, e qualche astronauta perso nello spazio, la scaletta finisce e si chiude il concerto con 15 minuti di DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER DOPESMOKER e si svuota il palco.
Gente seria che finisce stremata, i bis chiedeteli a Madonna.

Ecco, fine; è già l'una meno venti. Io e ReZ al ritorno, sulla via di Milano, cavalchiamo il cammello in religioso silenzio. Non ho idea se il concerto gli sia piaciuto o gli abbia fatto cagare, a me non lacrimano gli occhi solo perchè sono un ex metallaro, e come dicevano gli Hammerfall (mai sentiti nominare? ecco, continua sulla tua strada: non approfondire) "A Metal Heart Is Hard To Tear A Part". Però, ecco, sì, insomma, come dire? Diciamo che io adesso posso fare outing: il mio primo concerto è stato a 14 anni e sono andato a vedere... LIGABUE!!!
Ma tanto oggi ho visto gli Sleep, e voi state zitti e rosicate; e se non rosicate è perché non avete capito ancora niente.

Fine della recensione.

Oddio, scusate: Marijuana/Bong/Grind/Impastiera/Fammi un filtro/Hey! Hai mangiato il pollo?/A quanto l'hai preso?/Era una merda: era piena di semi/La passi o no?/Dammi una punta di sigaretta/E'bello morbido/Fammi un'aggiunta/Lo vuoi a emme o a esse?/In Olanda è passato il referendum? ... Perché alla fine di Sleep si parlava e non è che si possano omettere certi argomenti.

Sì, sì, era l'ennesima minchiata; me la potevo risparmiare...

Ringrazio ancora Lukapiz (l'utente che secondo me fa l'erasmus a Tillburg) grazie al quale posso andare in giro a dire di aver visto Ligabue dal vivo.

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