Degli Slipknot come di tante altre band girano su Internet molti bootleg, ma ho scelto di recensire questo "Live In Paris", perché mi sembra molto più significativo del recente live ufficiale "9.0 Live" che ha come punto di forza solo la presenza delle canzoni di "Vol. 3 (The Subliminal Verses)", ultima fatica del gruppo.
Questo concerto è stato registrato il 29 Maggio del 2001 a Parigi ed è espressione di una dei rari momenti di "forma" in sede live per una band come gli Slipknot, che o per l'elevato numero dei membri del gruppo e la conseguente sovrabbondanza del suono o per qualche altro dannato motivo dal vivo non riesce ad esprimere la sua bravura come sul disco (si vedano gli ottimi "Slipknot" e "Vol. 3"), insomma fanno un sacco di casino e non si riesce a sentire al meglio la bellezza delle buone canzoni del loro repertorio.
La prima traccia presenta in realtà 3 canzoni, una intro, l'opener dell'allora nuovo disco "People=Shit", qui suonata discretamente e "Eeyore", pezzo dell'omonimo esordio molto carico dove tutti i componenti dimostrano le loro capacità, anche il pubblico si fa sentire cantando i ritornelli anthemici. Altro pezzo del (a mio parere) poco convincente "Iowa" è la seconda traccia "Disasterpiece", pezzo di metal estremo suonato con i canoni del nu-metal, dal vivo abbastanza d'impatto, ma Taylor stenta a ripetere i grugniti del disco, troncando le finali delle parole o le frasi stesse (come purtroppo fa per qualsiasi canzone aggressiva quando è in tour con gli Slipknot al contrario delle sue splendide performance con gli Stone Sour). Si ripesca dall'esordio con "Purity", song spaccaossa e dura, molto ben suonata, forse quella suonata meglio dopo la solita "Wait & Bleed", ancora il caprone luciferino con "Gently", pezzo che dal vivo è tutta un'altra storia, basso che si sente tosto, almeno nella parte iniziale, mentre quando partono tutti i 9 è il massacro totale della musica, insomma non ci si capisce un cazzo (per questo critico la massa di suono presente su "Iowa").
Alla numero 5 troviamo prima un solo tecnologico (caruccio) di Sid Wilson, il dj della formazione, e poi la devastante "Eyeless", cantata trecento volte meglio che su "9. 0 Live", potente quasi come sul cd, davvero tosta con la gente che ripete a ruota il pazzo ritornello. Uno dei più brutti episodi è "New Abortion", la seconda voce Chris non si sente per niente e Corey è spompato, tuttavia gli altri si danno da fare per non confondersi, una nota positiva in particolare a Jordison, come sempre un signor batterista, anche con i casinari che si ritrova vicino. Altro piatto forte di queste 11 tracce è "The Heretic Anthem", esplode con il suo testo satanico (di quel satanismo in svendita in tutti i mercati) e il suo riff granitico, il pezzo di doppia cassa velocissima riesce molto bene e Taylor è abbastanza decente. Si fa man bassa di classici nel quartetto finale davvero da sballo, si parte con death hip pop di "Spit It Out", da urlo, si prosegue con la mitica "Wait And Bleed", cantata benissimo dal frontman americano, poi c'è l'immancabile "(sic)", suonata benissimo e si conclude con le scosse telluriche di "Surfacing", dove però si sente molto poco il dj !
In conclusione, come tutti i bootleg la registrazione non è delle migliori, ma ho sentito di peggio, e poi ricordiamoci che sono gli Slipknot , una band non sempre convincente dal vivo che almeno qui fa la sua degna figura tra alti e bassi. Non indispensabile ma se vi piace la musica dei ‘Knot dategli un'occhiata !
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