Negli ultimi anni mi è capitato raramente di trovare artisti o dischi di musica alternativa che mi potessero entusiasmare. Nell'ordine ricordo i McLusky, gli Ikara Colt, i Death From Above 1979 o rimamendo in terra italica i Super Elastic Bubble Plastic del primo album. Gruppi che pur evidenziando influenze passate hanno avuto il coraggio di distinguersi dalla massa e di cercar di trovare soluzioni alternative ad un genere che vive negli ultimi tempi più di ripetitività che di libertà artistica.

"We are all Sluts of Trust" mi ha piacevolmente colpito, soprattutto dopo aver scoperto ch questa band di Glasgow è composta da due soli componenti. Etichettati come gruppo garage rock, in realtà gli Sluts Of Trust inglobano le più diparate influenze: dal garage rock appunto all'alternative dei primi anni '90 statunitense, dal rock sporcato di blues alla ballata romantica con vocalizzi ultramelodici ( vedi "Dominoes").

Non è un gruppo facile nè tantomeno attento alle mode, eppure il suono è fresco e moderno, pur rifacendosi ai due classici strumenti chitarria/batteria. A proposito di chitarra: John MacFarlane è un ottimo chitarrista che riesce sfruttare perfettamete la tecnica al servizio del gruppo (coadiuvato dal batterista Roo Harris) più che al mero esercizio stilistico.

Personalmente li preferisco quando contrastano dolce/violento ovvero nella prima parte del disco ( "That's Right? That Cat's Right", "Piece o'you", "Thighter Than The Night" e "Leave You Wanting More" ). In ogni caso un'ottima realtà da tenere d'occhio.

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