Partiamo dalla nota dolente. Questo disco è prodotto un po' alla Capo di cazzo, ed è un peccato.

La band in questione nasce da un Side Project di due elementi dei Mnemic, gruppo Danese dal sound moderno accostabile ai Fear Factory e a Devin Townsend. Brylle Rasmussen (batteria) e Michael Bogballe (praticamente ex cantante). Il sound ha in pratica la stessa matrice della casa madre ma viene impreziosito da un influenza fondamentale: i Faith No More

Per ottenere un mix simile oltre ad essere dei buoni compositori e degli ottimi strumentisti, bisogna avere un cantante della Madonna. Siccome i Devin Townsend, i Mike Patton, i Burton C. bell, non crescono sugli alberi e dato che M. Bogballe sa cantare praticamente solo in screaming e non ha la versatilità sufficente, l'unico modo per ottenere il risultato e assoldare un altro cantante. Un cantante che si occupi delle parti pulite e melodiche sulla falsa riga del Townsend di "Terria" e il "Patton" di "Angel Dust". Viene così ingaggiato Claus Lillelung, che incredibilmente ha un timbro che ricorda i suddetti talenti vocali.

I brani che nascono dai nobili intenti, sono un perfetto mix del metal moderno, diretto, fluido ed orecchiabile, che ha marchiato gli anni novanta. Un po' d'industrial, cyber thrash diretto, anthems melodici ed efficaci, leggerissime spruzzate di new metal e strutture tra il croassover e il progressive di ultima generazione. Il risultato finale è un gran bel disco potente e melodico. I maestri hanno fatto di meglio, ma solo loro. Nessun'altro gruppo di belle speranze si è mai avvicinato alle citate influenze con risultati così ragguardevoli. E come ho detto all'inizio; se la produzione fosse stata all'altezza, forse parlerei di un grandissimo disco.

Per chi ama le grandi composizione melodiche, furiose, potenti ed elaborate.

Bau.

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