Quante mattinate, quanti pomeriggi, quante sere ed anche quante notti d'estate e non. Quanti i "chili" di gettoni prosciugati con le nostre paghette per tentare di arrivare a fine livello senza morire un sola volta. Quanti, dico a voi. Quanti?
Questa volta non farò la solita recensione di un qualsiasi album che mi è capitato di ascoltare. Questa volta voglio cambiare, mi sono rotto. Ed è così che ho deciso di puntare su qualcosa di diverso. Più precisamente, puntare su una passione che coltivavo fin da piccolo, molto prima della musica. Ed è così che ho puntato su un gioco che non mi ha mai stancato, nonostante lo rigiocassi un miliardo di volte. Sia sui cabinati che sull'emulatore. Questa volta, come recensione, farò una carrozzata di tutti i capitoli del più grande sparatutto a scorrimento che le sale giochi abbiano mai ospitato. Appunto, Metal Slug.
Il primo capitolo risale al 1996, e già all'epoca fu un successo clamoroso, che portò appunto alla creazione dei capitoli successivi. La "trama", se così si può chiamare, è essenzialmente questa: in un futuro imprecisato, un generale, nato da un incrocio tra Hitler e Saddam, da di matto e dichiara guerra a tutto il mondo, noi impersoneremo un soldato mega-incazzato che, con la sola forza di una pistola, farà un genocidio di nemici e mezzi corazzati di livello in livello, fino a scontrarsi col cattivone, ucciderlo e portare la pace nel mondo. Ed è questa esagerazione che rende epico il gioco sotto ogni punto di vista, e il principale motivo della sua fama. Basti pensare ai nemici: dei soldatini pseudo-nazi-fascisti che, nonostante abbiano un arsenale e dei mezzi più arretrati della prima guerra mondiale, possono permettersi delle giga-macchine futuristiche inconcepibili alla mente umana. Totale opposto per il protagonista, capace di sparare dei missili terra-aria da un fucile d'assalto. E nel nostro viaggio diviso in sei livelli, passeremo tra varie località realmente esistenti, tipo Londra, le Alpi Svizzere ed anche una paesello italiano. Un enorme concentrato di epicità e delirio che vi porterà a rigiocare più e più volte.
Come avevo già detto, il successo fu enorme, tant'è che, dopo solo due anni, arriva Metal Slug 2. Ancora più esagerato, ancora più distruttivo, ancora più epico. Nuovi mezzi, nuove armi (un fottutissimo laser!), nuovi nemici (tra cui i marziani e le mummie. Delle cazzo di mummie!), nuovi personaggi (4 a scelta, rispetto ai 2 del primo), e l'aggiunta delle trasformazioni (in mummia appunto e in "ciccio bombo")! Il gameplay ovviamente rimane invariato, cosa che sarà per tutti i capitoli successivi, ma c'è un problema. Non molto fastidioso, ma che in certi casi non si può proprio non notare, e a volte risulta pure fastidioso. Ossia la presenza di qualche calo di frame rate in certe fasi di gioco.
Ma questo problema viene ovviato l'anno successivo, con l'uscita di Metal Slug X, una versione migliorata e rivisitata del 2, con tante nuove armi di distruzione di massa e altra roba dannatamente fichissima. Personalmente, ritengo questa versione decisamente superiore a quella precedente, per i motivi appena spiegati e per il fatto che è il Metal Slug a cui ho più giocato in sala giochi.
Ed è qui che arriviamo al capitolo migliore di tutta la saga, ossia Metal Slug 3. Pubblicato nel 2000, è l'apoteosi di qualsiasi videogioco appartenente a questo genere. Analizziamo i vari punti a favore:
- I Warp Gates, ossia la possibilità di prendere vie secondarie, cosa che rende il titolo rigiocabile più e più volte;
- È il capitolo più longevo della saga, ciò aumenta all'infinito il fattore rigiocabilità e anche il divertimento;
- Ottima colonna sonora, tra le meglio riuscite della saga;
- Nuovi mostri, che rendono il gioco ancora più fantastico, primi fra tutti gli zombi, i granchi giganti, gli yeti, le piante carnivore e il ritorno delle mummie e dei marziani, che saranno i nemici nell'ultimo livello, proprio come nel 2 e nell'X;
- E ovviamente, ancora nuove armi e nuovi mezzi con cui disintegrare qualsiasi cosa ci sbarri la strada, e anche un aumento vertiginoso delle armi potenziate, anche queste già comparse nell'X.
Non voglio sembrare troppo ripetitivo, ma anche la cosa più semplice e banale di questi giochi ne fa da padrone, e senza di essa probabilmente non sarebbe più la stessa cosa.
Già, "non sarebbe più la stessa cosa". Questa frase calza a pennello per poter descrivere i capitoli 4 e 5. Il problema che si pone ora è che i produttori hanno vomitato tutta la loro genialità e strampalatezza che avevano nel cervello in un unico gioco, ossia il 3. E da lì in poi, è diventato praticamente impossibile fare di meglio. O almeno cercare di eguagliare il risultato raggiunto. Per esempio, Metal Slug 4 è noioso, spoglio, con poco interesse (a parte il livello 4, con il cazzuto ritorno di zombi e mummie), fatto unendo pezzi dei capitoli precedenti. Tutto questo per un cambio di gestione sullo sviluppo, affidato alla Mega Enterprise. Discorso leggermente diverso per Metal Slug 5, un titolo sufficiente alla fin fine, con modesti cambiamenti per i nemici e i mezzi pilotabili, se non fosse per quella maledetta Slide Move, ossia la scivolata, che rende i comandi di movimento un vero e insopportabile casino. Per lo meno, in questo caso, la SNK era ritornata a dirigere la produzione, dato il disastro combinato dalla Mega.
Ma una leggera ventata d'aria fresca arriverà solo dopo 3 anni di attesa, con la pubblicazione di Metal Slug 6, dove questa volta, a dare man forte, ci sarà la cara SEGA. Si tratta di una ventata d'aria fresca perché finalmente, dopo ben 5 pubblicazioni, vengono effettuate delle formidabili modifiche di gameplay. Innanzitutto, la santa scomparsa della Slide Move, insieme ad un rinnovato e meno macchinoso sistema di accumulazione dei punti, inserito inizialmente nel 4, e l'introduzione del Weapon Stock System, ossia la possibilità di andare in giro con due tipi di armi contemporaneamente, con la possibilità di cambiarle ogni volta che lo si vuole, e i personaggi che avranno della caratteristiche personali. Novità assoluta anche l'aggiunta di due nuovi personaggi speciali, presi in prestito dall'universo di King Of Fighters. E, come per scontato, ancora nuove armi e nuovi mezzi. Ma la cosa più importante è una nuova razza di alieni come nemici, i cosiddetti Venusiani mangia-marziani. Ah, e anche il ritorno degli stessi marziani, dove però questa volta saranno nostri alleati nell'ultimo livello.
Un ultimo accenno breve per Metal Slug 7, uscito solo su Nintendo DS nel 2008 (per PSP nel 2009, col titolo di Metal Slug XX), un capitolo che non si discosta molto dal precedente in fatto di gameplay, tranne le solite novità che non vi sto neanche a dire.
Questo è, essenzialmente, l'universo bizzarro e spassoso di Metal Slug, una saga che ha appassionato piccoli e grandi, un caposaldo dei videogiochi arcade, che tutti noi videogiocatori della prima età adulta (volendo, anche la seconda) dobbiamo obbligatoriamente tramandare ai posteri, e non permettere che una leggenda del mondo videoludico venga in futuro facilmente dimenticata. Nel frattempo, apro l'emulatore e me li rispolvero un po'!
VOTI:
Metal Slug = 92/100
Metal Slug 2 = 85/100
Metal Slug X = 90/100
Metal Slug 3 = 95/100
Metal Slug 4 = 70/100
Metal Slug 5 = 75/100
Metal Slug 6 = 82/100
Metal Slug 7/XX = 80/100
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