Comincia col ronzio di una mosca e "I'm Jack i'm Back" questo Donkey Cock, e i So Long Cock's Name mettono subito le cose in chiaro, il loro è il tipico sound del deserto, quello più "cazzaro" che abbiamo conosciuto con Eagles of Death metal, Fu Man Chu e in parte i QOTSA dell'acclamato "Song for the deaf".
Il sound è asciutto, ed è un buon prodotto se si pensa registrato con un miniMac, senza quel quid tipico di Josh Homme e compagnia ma sa il fatto suo, riesce comunque a trasmettere quella voglia di ballare sopratutto nel dittico "Good Boy" "Pretty Animal", ridondanti ma efficaci. "Lullaby" e "Catalina" sono le più bluesate del gruppo e giustamente piazzate a metà disco per inframezzare la proposta che nella seconda parte e pari alla prima, rock marcio e ballabile che piacerà agli estimatori delle band sopracitate e che sono sicuro, faranno un giretto nel deserto anche con loro, l'album infatti e scaricabile gratuitamente alla loro pagina web.
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