Due settimane fa un mio caro amico mi ha invitato a mangiare in una trattoria tipicamente romana, cucina tradizionale, e quelle cose lì. Non mancava neanche la madre del propietario che girovagava per la sala armata di cucchiarella mentre fissava con sguardo diabolico i clienti, compreso il sottoscritto, per controllare che facessimo pure la scarpetta. Alla fine di tutto, paghiamo il conto e via. Alchè in macchina il mio amico mi dice "Metti qualcosa da sentire, faccio scegliere a te". E non so perchè mi è venuta voglia di risentire l'ultimo EP dei Sodom, "Out Of The Frontline Trench".
Musica grezza, sincera, il tipo di musica che gli ascoltatori dei Sodom si aspettano di sentire. Mi aveva ricordato quella stessa cucina che avevo mangiato neanche dieci minuti prima. Perchè se c'è una cosa sulla quale si potrà sempre contare, quando si parla di Tom Angelripper, è la coerenza. Non quella coerenza però che ti porta a fare due o tre dischi molto buoni, e camparci poi di rendita per venticinque anni e passa, pubblicando nel mezzo prodotti di qualità discutibile. E' una coerenza che rispetta sempre gli stilemi del gruppo, riuscendo però sempre a non farti saltare le traccie e a riascoltare quell'unico pezzo che ti piace, di continuo. Quel tipo di coerenza che arrivi alla fine dell'ascolto e dici fra te e te "Diamine! Già è finito?"
E allora sentendo pezzi come la Titletrack mi viene da pensare che qualcosa di buono nel Thrash vecchia scuola ancora ci sta. La voce sgraziata di Angelripper è sempre lì, che quasi sembra uscita da un tizio che si è fumato un po' troppi sigari e le sue corde vocali gridano pietà. Ma lo si ascolta anche pr questo. Mi viene da pensare lo stesso sentendo "Genesis XIX", pezzo che sarà presente sul nuovo disco in uscita a fine anno, con un riff sporco e veloce che non riesce a farmi smettere di tenere il tempo, o perlomeno ci provo. Il drumming incessante su "Down On Your Knees" sembra voler rispedire l'ascoltatore negli anni 80', quando i capolavori del Thrash fioccavano a settimana di due settimane l'uno dall'altro. Certo, la versione ri-registrata di "Agent Orange" poteva essere anche risparmiata, non che sia uscita male, ma sarebbe come rifare le polpette della nonna trent'anni dopo la sua dipartita. Non avrebbe lo stesso sapore di quel tempo ormai bello che sepolto. "Bombenhagel" dal vivo invece fa sempre la sua porca figura, grazie anche al ritorno graditisismo di Frankie Blackfire alla chitarra.
"Out Of The Frontline Trench" aveva il compito di riportare in auge i Sodom dopo la cacciata poco amichevole da parte di Angelripper verso Makka e Bernemann. E se con l'EP precedente,"Partisan", il compito era stato svolto, con questa nuova uscita si riconferma una grande freschezza nel gruppo. Probabilmente per alcuni sarà la stessa minestra. Ma come in quella trattoria, mi basta sincerità e passione, se poi il piatto è stato fatto un'infinità di volte poco mi importa. Basta che sia buono, no?
3,5.
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