Ve lo posso svelare subito: I Solea non mi hanno affatto impressionato. Pensando alla formazione della Band (membri di Samiam e Texas is the Reason, entrambi “monumenti” dell’Emocore) uno può, anzi deve, attendersi una miscela esplosiva di emocore hi-speed, una sublime fusione musicale dei loro stili, invece il risultato è una sorta di US College Rock o, esagerando, un inconsistente Emopop, che a tratti ricorda le sonorità dei Weezer o dei Jimmy Eat World. Pur essendo i quattro ragazzi (cantante/chitarrista e bassista dei T.I.T.R., drummer e secondo chitarrista dei Samiam) indubbiamente dotati di ottime qualità tecniche, i 7 pezzi suonati ieri sera al Wild at Heart di Berlino davanti a ca. 100 persone (ossia quasi tutto esaurito) non hanno offerto nulla d’indisciplinato e abrasivo, non sono mai decollati come un razzo. La voce è ancora bella, come con i Texas, ma non riesce a colmare il vuoto lasciato da una batteria troppo statica e dalle chitarre poco corpose (nonostante fossero Gibson SG). Forse, prima di andare in Tour, avrebbero dovuto pubblicare il loro album, permettendoci una valutazione più facile e completa. Per molte band americane (vedi anche Sparta) è diventata una moda promuovere le loro venture pubblicazioni con i concerti, ma come in questo caso non sempre la scelta si rivela produttiva. Un Art Work troppo soffice e retorico per i miei gusti, estraneo anche all’Emotional Punkrock storico dei Samian. Poco più di mezzora di performance con 7 canzoni più una cover strumentale solista di un brano dei T.I.T.R. mi pare infine un pó poco per 8 € d’ingresso, e non voglio nemmeno approfondire il loro pseudoboicottaggio del marchio Marshall (coperto su 1 testata e cassa con scotch nero). djd

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