New York, 1983. La ricerca musicale è in fermento, le sperimentazioni più ardite si susseguono implacabili, quel movimento folle ed anarchico denominato "No Wave" si è ormai stabilmente insidiato in città, ed oltre. E' in questo clima che i Sonic Youth, influenzati anche dal re del minimalismo Glenn Branca, producono l'album che segna l'avvio del loro sentiero luminoso e oscuro: "Confusion Is Sex".
Il disco, che nella ristampa del 1995 contiene anche le tracce dell'EP "Kill Yr. Idols", presenta nove brani all'avanguardia e di ardua digeribilità. Dopo il primo pezzo, "Bad Mood", probabilmente il più vicino al concetto di "normalità", comincia un tragitto attraverso canzoni che non sono canzoni: sono puri deliri di rumore. Ecco allora che i Sonic Youth ci traghettano dagli abissi ribollenti di "Shaking Hell" (con una Kim Gordon in stato di grazia) alle inquietanti cime di "The World Looks Red", per scaraventarci poi in mezzo al vortice impazzito di "Confusion is Next" e sferrare il colpo di grazia con la delirante "Lee Is Free". Il tutto tra chitarre che ora suonano come campane, ora emettono lamenti stridenti; tra voci che ora evocano squallide nenie ("Protect Me You"), ora urlano impazzite ("I Wanna Be Your Dog", dove Kim tocca vertici che non raggiungerà più); tra ritmi ora lentissimi, ora frenetici. Non esiste una via di mezzo, non deve esserci una via di mezzo, in un lavoro come questo.
Follia, alienazione, caos, odio, furore: ogni singola nota dell'album è intrisa da questi cinque elementi, espressi tramite un Noise-rock aggressivo e disperato.
Questo è "Confusion Is Sex".
Uno stupro sonoro.
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