''Goo'' è il sesto album in studio dei Sonic Youth, primo album pubblicato sotto contratto con una major discografica, per la precisione la Geffen Records.
La band, che fino ad allora aveva pubblicato il proprio materiale soltanto attraverso etichette indipendenti, dopo l'enorme successo derivato da ''Daydream Nation'' decide così di affidarsi ad una casa discografica. Di conseguenza I loro singoli finiscono su MTV, il sound si addolcisce di parecchio; tutto il materiale è decisamente più accessibile.

Ora, dopo questa breve introduzione, sembrerebbe che il disco sia destinato ad essere un flop, specialmente per i fan più fedeli della band.
Ma così non è, ed è facile capire perché: stiamo pur sempre parlando dei Sonic Youth.

Il percorso della band newyorkese si potrebbe riassumere facilmente così: una prima fase nata dall'esperienza No Wave e dalla sperimentazione, per poi raggiungere l'equilibrio perfetto tra sperimentazione e ricercatezza del suono nella seconda fase, periodo che ha difatto portato i Sonic Youth ad essere considerati i maestri del Noise-Rock, rivoluzionando totalmente l'uso delle chitarre. Infine, una terza fase più accessibile, all'insegna dell'Alternative Rock. Ecco, è proprio qui che si trova ''Goo'': è il disco di inaugurazione di questa terza ed ultima fase.

Al di là dei discorsi che abbiamo già trattato riguardanti l'etichetta discografica, io penso che il nuovo sound risulti meno appagante per ben altri motivi: è palese che non siamo più davanti ai Sonic Youth di Bad Moon Rising, ma non siamo ancora troppo distanti dai Sonic Youth di Daydream Nation. Ciò che viene a mancare qui è l'originalità, la ricerca di nuovi suoni.
E probabilmente sarebbe stato chiedere troppo, visto che il percorso che ha portato alla stesura di Daydream Nation è stato lungo ed impegnativo (tengo a sottolineare che nessun disco post-DN è a mio avviso allo stesso livello di DN stesso).

Di conseguenza il sound appare un po' scialbo, privo di idee interessanti. E seppure Thurston Moore dopo aver firmato con la nuova etichetta dichiarò che la band aveva ancora ''il totale controllo sulla propria musica'', appare chiaro che brani come ''Kool Thing'' siano il risultato di un cambiamento di qualche tipo già avvenuto all'interno del gruppo.

Tuttavia, il disco nel complesso risulta ancora essere di ottima fattura: i Sonic Youth in studio sono sempre i soliti perfezionisti del suono, le chitarre conservano quel loro sound unico ed inimitabile. Ottimi brani come ''Tunic (Song For Karen)'' , ''Disappearer'' o '' Titanium Expose'' aumentano di parecchio il valore complessivo dell'album, senza far rimpiangere il precedente sound. Fu inoltre stranamente scartata ''I Know There's an Answer'', cover, a mio avviso, bellissima dei Beach Boys (facilmente reperibile sul Web per i più interessati).

Riassumendo, ''Goo'' a mio avviso non è assolutamente un disco mediocre, ma come spesso accade e la storia ci insegna, sfornare due capolavori uno dopo l'altro non è facile. Ecco perché intimorisce parecchio nel confronto con il precedente ''Daydream Nation''.
Nonostante il sound risulti più accessibile, Thurston Moore e Lee Ranaldo mantengono alto il livello generale dell'album.

Grande nota di riguardo per la splendida copertina realizzata da Raymond Pettibon.

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