Abbiamo già parlato su Debaser di questo ensemble proveniente da Città del Messico. Parlo dei Sonido Gallo Negro, un collettivo di nove elementi che partendo da una formazione garage rock and roll e surf-psichedelica, è approdato a una formula originale contaminando il proprio suono con influenze musicali e culturali provenienti dal centroamerica così come da tutta l'America Latina. Menzionano tra le loro influenze ultime il grande Pérez Prado e le sue orchestre così come rimarcano la devozione agli spaghetti western e la grande ammirazione per il cinema in generale. Il loro secondo LP su Glitterbeat Records (già uscito in Messico lo scorso settembre) si intitola "Mambo Cosmico" e sarà pubblicato il prossimo 16 aprile.

Grazie a Ira della Glitterbeat Records e alla sua disponibilità, sono riuscito a entrare in contatto con Gabriel Lopez, uno dei fondatori del progetto e proporgli le mitiche "five questions" alle quali ha risposto con grande entusiasmo e in una maniera ricca di argomenti che esulano anche dal solo campo musicale e che ci aprono gli occhi su una realtà geograficamente molto lontana dal nostro paese.

Una bella chiacchierata che considero ricca di spunti interessanti e dove nello spazio limitato a nostra disposizione, proviamo anche a parlare del tema dell'immigrazione che oramai costituisce un trend a livello internazionale e in cui il Messico è stato più volte citato dalle cronache (e non solo) tra le principali parti in causa.

Diciamo che questa volta non ci ha potuto fermare nessun muro e che nel nostro piccolo anzi ne abbiamo idealmente abbattuto uno.

Buona lettura.

1. Ciao Gabriel. Ti ringrazio molto per questa intervista. È una grande occasione per me e l'intera comunità debaseriana per conoscerti e sapere qualche cosa in più sul progetto Sonido Gallo Negro. Cominciamo parlando del vostro ultimo album: "Mambo Cosmico". Trovo che il disco suoni in una maniera differente rispetto al precedente: in particolare direi che il suono è molto più acido e rumoroso. Anzi direi che il disco è decisamente una delle cose più "rumorose" io abbia ascoltato negli ultimi tempi: ti fa letteralmente scoppiare la testa! Si è trattata di una scelta precisa? Avete anche introdotto una maggiore varietà di sonorità e di strumenti: volevate sperimentarvi con nuovi suoni? Si è trattato in ogni caso di un pezzo della vostra cultura (anche musicale) che non ci avevate mostrato prima d'ora?

SGN. Il piacere è tutto mio. Grazie per l'intervista.

Be', in verità i Sonido Gallo Negro vengono da una tradizione musicale fondamentalmente garage rock'n'roll e surf-psichedelica. Quindi non ci definiamo esattamente come dei musicisti dediti a suoni di carattere "tropicale" in senso stretto. Per quanto riguarda il suono bisogna considerare che Città del Messico è una città gigantesca e dove la gente è abituata a quelli che sono ritmi frenetici e tutto è molto rumoroso. Ci sono un mucchio di suoni: motori, fabbriche e c'è un sacco di gente, per questo se vuoi avere la loro attenzione, è necessario suonare in maniera ancora più forte.

A parte questo direi che approdare a questa dimensione sonora sia stata una scelta fatta seguendo l'esempio di Pérez Prado e le sue orchestra. Scriveva la sua musica in una maniera in cui la somma degli strumenti creava delle influenze nel suono e nei volumi impressionanti: quello che abbiamo cercato di fare è stato riprodurre quel tipo di suono e di "orchestra" con un approccio e strumentazione rock.

2. "Mambo Cosmico" è fondamentalmente un disco strumentale. Anche questa è stata una scelta precisa? Penso che questo conferisca al suono del disco un carattere particolarmente ipnotico e ossessivo. In questo senso è stato inevitabile per me pensare a alcuni scritti filosofici di Aldous Huxley e le sue esperienze con la mescalina. Faceva in questi scritti anche riferimento all'uso di droghe nei rituali delle popolazioni native del centroamerica. Non voglio parlare di assunzione di droghe ovviamente, ma mi domando se un certo carattere ipnotico e allucinato nel vostro sound sia qualche cosa che si possa ricollegare a un aspetto diciamo tradizionale di questa cultura centenaria. Quanto di questo c'è nel suono del disco e quanto di tutto questo è ancora oggi presente nella cultura del vostro paese?

SGN. Abbiamo cominciato come band strumentale ancora prima di cominciare a suonare con l'adozione della denominazione Sonido Gallo Negro. Nel nostro passato suonavamo un sacco in quello stile musicale derivativo dai suoni delle colonne sonore dei film spaghetti western, seguendo la scia di band come Twin Tones, Telekrimen, Los Calambres....

All'inizio pensavamo che questo fosse un limite. Insomma, voglio dire, le altre band proponevano delle "hit" e la gente conosceva e cantava i loro testi, ma quando abbiamo cominciato a suonare in giro per il mondo fuori dal Messico abbiamo capito che non avere testi aiutava i nostri ascoltatori a attraversare ogni barriera linguistica e culturale e capire la nostra musica in una maniera più profonda. Così come hai potuto considerare.

Con riferimento a quello che dici relativamente la cultura psichedelica (Ndr. "In the way of the TRIP"), possiamo dire che questa sia sempre stata una parte fondamentale della nostra musica. Nei primi due album eravamo molto più legati alla cultura ayahuasca e al suono di gruppi che provengono dall'Amazzonia Peruviana, adesso siamo più vicini alla cultura peyote.

Durante le nostre performance dal vivo inoltre trasmettiamo filmati e animazioni in tempo reali che sono opera di Jorge Alederete, che è uno dei componenti della band e suona il theremin: questo permette allo spettatore di godere di un'esperienza completa, una vera e propria jam improvvisata caleidoscopica fatta di musica ed immagini. Una bella esperienza.

3. Il disco rinnova la vostra partnership con la Glitterbeat. Come siete entrati in contatto con l'etichetta? Possiamo dire che il vostro lavoro e la vostra musica abbiano trovato all'interno del mondo di questa etichetta la propria giusta dimensione?

SGN. Siamo entrati in contatto con la Glitterbeat tramite un amico con il quale avevamo fatto un disco con la nostra band precedente. Dan Stuart. È stato lui a farci conoscere e così è successo che abbiamo pubblicato il nostro disco precedente.

Ci piacciono molto le proposte della Glitterbeat. Abbiamo avuto modo di incontrarci personalmente all'ultimo Womex festival a Katowiche. Abbiamo parlato di persona, ci siamo conosciuti e loro hanno dimostrato di apprezzare molto il nostro lavoro.

Penso che sia una idea bellissima che un'etichetta si dedichi a un tipo di suono in cui la cosiddetta musica tradizionale sia interpretata in una maniera non convenzionale e secondo una moltitudine di incredibii combinazione.

Hanno ascoltato il nostro disco dopo che lo avevamo finito e gli è piaciuto, così hanno deciso di pubblicare anche questo. Stiamo lavorando molto duramente, così be', penso che il disco stia avendo un buon riscontro.

4. Nel 2012 avete suonato al Kustendorf Film and Music Festival. Forse dico una sciocchezza, ma quanto sono lontano dalla verità se dico che nella vostra musica c'è qualche cosa di Emir Kusturica oppure Goran Bregovic? E com'è possibile che ci siano queste somiglianze se consideriamo che si ritiene che sia la loro musica che la vostra siano connesse in qualche modo alle tradizioni culturali del posto da cui provenite? Voglio dire, parliamo di due culture apparentemente lontanissime e non solo geograficamente. Che elementi ci sono in comune? Quale connessione magica esiste tra questi due "mondi"?

SGN. Ci piacerebbe molto in futuro che la nostra musica fosse presa in considerazione come colonna sonora per un film. Il cinema in generale è una delle nostre principali influenze.

Non ho mai ascoltato personalmente molto della musica dei Balcani, ma in ogni caso penso di poter considerare le stesse somiglianze cui hai accennato. Quando siamo stati in Serbia abbiamo notato qualche cosa in comune con la cultura di Città del Messico. Nell'aria percepisci un'atmosfera festosa, ma capisci che in fondo c'è qualche cosa che non va.

Forse la situazione difficile e conflittuale nei due paesi è in qualche modo simile e questo si riflette sulla nostra musica che è molto potente e "rumorosa" e allo stesso tempo veloce. La realtà che ci circonda non ci dà molto tempo per riflettere con calma... Almeno questo è quello che succede in modo particolare nelle regioni dominate dai narcos. La tua musica deve essere il più potente possibile, è un modo per misurare e dimostrare la propria forza.

5. Inevitabilmente parlare oggi di Messico ci pone davanti alla questione immigrazione da ogni punto di vista possibile. D'altro canto è anche vero che la questione è particolarmente sentita anche in Europa (in questi giorni ci sono le elezioni politiche in Italia è il tema dell'immigrazione è al centro del dibattito). Che considerazioni avete relativamente le politiche anti-immigrazione di Donald Trump? Il suo atteggiamento ha chiaramente condizionato la situazione politica globale su questo tema che ha assunto toni conservativi e una attitudine dichiaratamente razzista. Come viene percepito tutto questo in Messico? La vostra musica è anche contaminazione, l'espressione di un incontro tra diverse culture e sonorità. Possiamo dire che nella vostra musica ci siano anche contenuti di natura politica e sociale?

SGN. Come dici, l'immigrazione è un tema globale e penso che sia in qualche modo inevitabile che chi è più ricco prenda misure per mantenere il suo status quo e il suo potere. Purtroppo in Messico un sacco di persone non capiscono quanto tutto questo ci condizionerà in futuro. La situazione sta mutando grandemente e tutto quello che vediamo davanti a noi è oscuro.

La nostra musica ha contenuti di natura sociale e è inserita in un contesto politico. Certo questo non è espresso in maniera esplicita, ma le cose stanno così.

Stiamo entrando in una fase molto negativa della nostra storia e speriamo che in qualche modo la nostra musica possa in qualche modo scuotere le persone e dare loro una scossa positiva per affrontare le avversità.

Abbiamo pubblicato il disco in Messico lo scorso settembre e questo è successo in coincidenza con il terribile terremoto che ha devastato il nostro paese (Ndr. Terremoto di magnitudo 7,1. Oltre 200 morti e una serie incredibile di disagi di ogni tipo...). La nostra canzone "Cumbia de sanacion" (Ndr. "Cumbia della guarigione") è stata molto ascoltata in Messico durante quei giorni ed è stata considerata come una specie di inno di rinascita. Niente di mistico, ma la canzone conteneva un messaggio. Tutto è cominciato per caso, non dipende dai testi, ma quella canzone ha nel suo piccolo dato un aiuto. Il messaggio è stato percepito in una maniera fisica. Questa è stata per noi una grande dimostrazione e la realizzazione di poter fare anche qualche cosa di importante per la gente.

READ IT IN ENGLISH.

1. Hi Gabriel, I’m really thankful you agreed to release me this interview. That’s a great occasion for me and the whole Debaser community to know a lot more about Sonido Gallo Negro. Let’s start from your last album: “Mambo Cosmico”. I find it does sound some way different from your previous album, it's a lot more acid and I would rather say in particular it sounds very very loud! I defined it as the most loud album I listened to in the last period: it’s definitely something which could really make you blow your mind! Did you conceive the album with the particular purpose to sound that way? You also introduced a much more variety of sounds and instruments: did you want specifically to prove yourselves into a new range of sonorities? Are those in any case part of your culture you had not showed to us before?

SGN. Pleased to meet you, it is also a pleasure to do this interview with you.

Well, the whole group comes from a garage rock n roll, surf, scene. we are not tropical musicians in a strict way.

Also in Mexico City, which is a monster city people like very loud sounds, this is because the noise of engines, factories and people is too loud, so if you want to get their attention, a way to do it is to have a very loud sound.

The last reason I think is that we came to this sound following in the footsteps of Perez Prado and his orchestras, he wrote his music in such a way that the unison of the instruments made the volume impressive, we tried to recreate it but in an orchestra with rock instruments.

2. "Mambo Cosmico" it's fundamentally an only instrumental album. Was that also a specifical choice? I do think it does give possibly to the album a much more hypnotic and obsessive characterisation. It was inevitable for me to think about some philosophical essays of Aldous Huxley experiencing with mescaline. He did also make references about the usage into Native American religious ceremonies. I do not want to talk about assuming drugs (of course!) but I was thinking if a certain hypnotic and hallucinate imprinting into your sound it's something that's derived from those rituals and ceremonies which have actually got thousand of years. How much of that culture it's actually into the sound of the album and generally still present into the culture of your country?

SGN. We began to be an instrumental band before SGN existed, in our past bands of spaghetti western... It is a legacy of those bands called Twin Tones, Telekrimen, Los Calambres...

At first we thought it was a weakness, we saw the other bands have hits and all the people knew their lyrics, but when we went on tour outside of Mexico we realized that not having lyrics helped the public to cross the language barrier and understand our music in a deeper way, as you have done.

In the way of the TRIP has always been a fundamental part of our music, in the first 2 albums we were more linked to the culture of the ayahuasca and the sound of the bands of Peru in the Amazon, now we are closer to the Peyote.

As a strong piece in the live performances Jorge Alderete who is a member of the band and plays the theremin, also draws and animates in real time images that help the Trip, so we improvise with music and images to bring the audience to a good experience.

3. The album does renew your partnership with the Glitterbeat label. How did you enter in contact with the label? Do you feel like your work is actually into the right context and dimension among the other releases of the label?

SGN. We met Glitterbeat by a friend with whom we made an album with our other band, Dan Stuart, he recommended us and that is how they released our previous album.

We really like the Glitterbeat catalog, we had the opportunity to meet personally at the last Womex festival in Katowiche.

We talked to them and they like the idea of having a band like us.

We think it's a good idea that labels to turn to see the other bands that do not do "roots music" strictly, there are many incredible combinations.

We showed them the new album when it was recently finished, so they liked to release it, we are working hard so that the album can have a good release.

4. You played in 2012 at The Kustendorf Film and Music Festival. I’m possibly getting wrong but how much am I far from the truth into saying your music is next to the one by Emir Kusturica or Goran Bregovic? And how is it possible there're those similarities if that's considered your music it's actually strictly connected to your territory and cultural origins? I mean, we are talking about two cultures which are appearently far not only into a geographical sense. Which were the common elements? What's that magic connection between these two "worlds"?

SGN. We would like very much that in the future our music will taken by film directors, the music of movies is a big part of our influence.

I have not personally listened much to the music of the Balkans, but nevertheless, I can perceive the similarity of which you speak.

When we were in Serbia we noticed a mood of people very similar to that of Mexico City, it is festive but cautious, not entirely happy inside.

Maybe the noise ambiet of the conflicts in both countries is similar, maybe that's why the musical result is very loud and fast, there is no time for calm contemplation... At least that happens in the regions where "the narco" abounds, your music has to be the loudest, it means I'm here to prove that I'm the stronger.

5. It is evident that nowaday talking about Mexico is also some way a discussion about migration in every possible sense. On the other hand the cause it’s very actual also in Europe (these days we are going to vote in Italy and the general debate it's almost on that question). What are your considerations about the politics of Donald Trump about immigration? His arguments have apparently radically conditioned the whole world to assume a radical and conservative and even racist attitude. How is this generally considered from the inside of Mexico? Your music it's also contamination, the expression of a mixture and encounter between different cultures and sonorities. As a musician there's got into your music also the expression of politic and social contents?

SGN. As you said, migration is a global trend, I think it is natural for rich people to take measures to protect their power. Unfortunately in Mexico, people still do not realize how much it will affect us in the future, there is a big investment to make this happen. In Darkness.

Our music also has social and political context, it is not very explicit, but there it is.

Difficult things are coming in Mexico and we hope that our music will help people to have a mood that helps them face adversity.

We released the album in Mexico in September past and coincided with the terrible earthquake in the same week, our song "Cumbia de sanacion" ("healing cumbia") became trend in listening and people associated it with the healing of Mexico, nothing but mystical, but the message is there, it started as an experiment, it's not the lyrics, this song has made with a little but powerfull detail, maybe it has to do more with the physical, it's the proof that you can really do something for the people.

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