I Sonido Gallo Negro sono un combo di nove elementi provenienti dalla gigantesca area urbana di Città del Messico e "Mambo Cosmico" è il loro terzo LP già pubblicato alla fine del 2017 in Sud America e prossimo alla pubblicazione anche su Glitterbeat il prossimo 6 aprile. Il gruppo è in giro dal 2011 e ha già ottenuto un certo riscontro negli USA e in Europa, dove nel 2012 è stato invitato a prendere parte al Kustendorf Film and Music Festival che Emir Kusturica organizza presso l'omonimo villaggio al confine tra la Serbie a la Bosnia che ha fatto costruire per il suo film "La vita è un miracolo" (2004). Come il progetto XIXA di Brian Lopez e Gabriel Sullivan (già collaboratori di Howe Gelb) i Sonido Gallo Negro riprendono principalmente sonorità tradizionali e caratteristiche del continente latino-americano mescolate a psichedelia acida e surf-music, ma loro proposta musicale è per la verità più ampia e più ricca di colorazioni amazzoniche e ritmi frenetici e al limite della "tragedia" come vuole la tradizione raccontata poi nelle trame delle telenovelas sudamericane.
Dopo avere cominciato con generi come cumbia amazzonica, huayno, chicha, boogaloo, i Sonido Gallo Negro hanno aperto i propri orizzonti a trame musicali tipiche di mambo, porro, danzon e cha cha cha. Senza dimenticare il campionario di sonorità spaghetti western che sono diventate oramai repertorio anche di gruppi della scena psichedelica USA come Spindrift e Federale. "Mambo Cosmico" è una vera e propria esperienza acida, un trip psichedelico che dalla prima traccia trascina letteralmente l'ascoltatore in una specie di giostra che gira senza fermarsi mai fino alla fine dentro un parco di divertimenti di proprietà di Aldous Huxley. Se escludiamo "Danza del Mar" (che ricorderà agli ascoltatori una certa verve Manu Chao) e lo sciamanesimo azteco di "Cambia de Sanacion", il disco è completamente strumentale: fanno parte del "repertorio" proposto anche versioni rivisitate di due super-classici come "Tolu" di Lucho Bermudez e "Quien Sera" di Pablo Beltran Ruiz.
Dominato dal suono scatenato dell'organo Farfisa, accompagnato da chitarre elettriche, theremin, flauto e chiaramente percussioni della tradizione latino-americana, il suono dei Sonido Gallo Negro è caleidoscopico e (forse troppo) folkloristico e allo stesso tempo assolutamente rumoroso e imprevedibile. Dimenticatevi in ogni caso qualsiasi atmosfera che vi possa fare pensare alla tiepida e rassicurante bossa nova oppure ai balli di gruppo, perché qui siamo davanti a un vero e proprio gruppo di pazzi scatenati e il cui suono è forte come le pistolettate e le urla dei villisti a Columbus nel New Mexico il 9 marzo del 1916.
Carico i commenti... con calma