Un altro bel disco acquistato assieme a Lhasa, "The Living Road", recensito la scorsa settimana.
Un altro bel lavoro che coniuga sapientemente la musica algerina, con il flamenco, il jazz, il folk e in generale la musica del bacino del Mediterraneo. Musica calda, passionale, sentita e coinvolgente, che permette alla giovane cantante di esibire una voce bella e potente, con grande capacità di espressione, rendendo vivi e coinvolgenti anche i pezzi meno riusciti.
Disco estremamente piacevole che sfiora il capolavoro per una eccessiva tradizionalità negli arrangiamenti e nei suoni che, pur lodevoli, si allineano a una tradizione lunga di cantanti e gruppi che hanno preceduto la nostra Souad. Comunque sia, un bell'esordio, pieno di sentimento e ritmo tzigano (il pezzo "Ech Edani" sembra cantato assieme ai Gipsy King) con passi di flamenco puro irresistibile ("Houria") o brani alla Tracy Chapman (la stessa "Deb" che dà il titolo all'album).
E' bello sentire tutta questa energia che si mescola, che si fonde, che crea qualcosa di nuovo e che ci porta ad esplorare spazi inesplorati e mai sentiti. Alla faccia di quella gente che, alle soglie del XXI secolo, rifiuta ancora gli ebrei, odia ogni integrazione, maledisce i gay e quant'altro in nome di una qualche "tradizione" da difendere... e questo sito, aimè, ultimamente ne sa qualcosa.
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