Molti di voi, si chiederanno come mai stavolta ho scelto un gruppo party metal, (sono stati definiti glam addirittura, ma secondo me di glam non hanno proprio una mazza, forse qualche spunto ma poco!) alla pari di Warrant, Danger Danger (quelli di "Screw It!") e altri ancora, ma soprattutto dalla cortissima discografia (solo due album all'attivo!).

I Southgang sono un gruppone americano originario della Georgia formatisi nel 1988 col nome Byte The Bullet e diventati poi verso il 1990 Southgang, quando, la Charisma Records (una filialina della Emi), li prese sotto la loro aletta. Il combo stanutitense era composto da Jesse Harte voce, Butch Walker chitarra, Jayce Fincher al basso (che assomiglia molto a Dana Strum degli Slaughter, anche come capelli!) e alla batteria Mitch "Slug" McLee. La proposta, come già detto, è un party metal con i tratti dello street americano tipico di L.A. Guns e compagnia bella, ma non mancano passaggi molto interessanti di scuola blues e hard rock (accentuati maggiormente nel secondo e stupendo album). Questo primo loro album d'esordio, dal titolo Tainted Angel del 1991 è veramente ottimo e non solo perchè alla console di produzione c'è un certo Desmond Child, ma anche per il fatto che i quattro, nel frattempo diventati losangeliani, sapevano veramente comporre canzoniné troppo glam o street nè troppo hard rock alla AC/DC. Un'ottima via di mezzo dunque.

Bando alle chiacchere, l'album si apre con un corone che urla "Hey, are you ready?" ed è subito party metal alla Warrant e Poison con "Boys Nite Out": cori da "evviva la birra e la gnocca" e chitarroni a più non posso. Forse, è veramente uno dei pochi punti deboli dell'album, in quanto troppo scontata. Decisamente meglio con "Love For Sale", sullo stile degli Extreme di Pornograffitti. Trombettine da jazz a go-go, per una sezione ritmica molto incalzante ed arrapante da certi punti di vista, per non parlare del veramente eccellente break acustico a metà canzone. Un intro blues apre "Georgie Lights", uno degli episodi migliori di questo album. Molto bravo soprattutto Harte, con una ottima prova dietro al microfono, oltre alla incisiva chitarra di Walker e al basso pulsante di Fincher. Segue la bellissima ballata "Love Ain't Enough", dalla quale verrà anche estratto un video, con un Harte veramente ispirato, oltre alla melodia struggente che l'intero gruppo ha saputo creare. Non mancano anche episodi che riescono a far svagare l'ascoltatore con qualche sorriso, come nel caso della westerniana e tirata "She's Danger City/Seven Hills Saloon", con degli ottimi fraseggi chitarristici e di batteria da parte di McLee (non parliamo poi del cambio di tempo nel finale della canzone!).

A metà album troviamo "Tainted Angel", che è una canzone più cadenzata, che si distingue per gli ottimi cori femminili (che vedremo anche nel video estratto da questa canzone), oltre ad un ritmo sincopato molto riuscito (vedi l'intro di batteria) e ad un ottimo solo di Walker. Nella superba "Big City Woman" abbiamo un ennesimo intro da scuola blues (i georgiani sono famosi per avere da sempre nelle vene un'ispirazione blues paurosa!), che sfocia in un hard rock molto sostenuto, che mi ha ricordato da vicino un altro gruppo oramai morto, ovvero i Dangerous Toys. Un riffone di Walker introduce la godibile "Shoot Me Down": canzone si cadenzata, ma forse un pò scoordinata col resto dell'album. Chiudono l'album, l'hard rock di "Russian Roulette", una canzone molto rocciosa, con un lavoro di chitarra sorprendente da parte dell'ottimo Walker, oltre all'ugola di Harte, mai esagerata e forzata come gran parte dei cantanti street; la ballad "Aim For The Heart", meno riuscita rispetto alla precedente Love Ain't Enough, ma comunque di grande effetto e lo strumentale "Groove Bucket", a dimostrazione che Butch Walker è un chitarrista coi contro-cotillons!

In conclusione posso solo dire che, se vi capita di trovarlo a poco (cosa moooolto improbabile) prendetelo all'istante (l'album....), in quanto è decisamente valido e non li do 5 perchè qualche colpettino a vuoto c'è (vedi la canzone d'apertura), ma per il resto lo consiglio vivamente e non solo ai cultori di street e glam, ma anche a colore che ascoltano rock fatto con la vera passione, non come quello fatto da Vasco o Ligabue!

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