Se non amate la musica elettronica evitate di ascoltare questo disco. Ma se sì... mettetevi comodi (per il momento) e state pronti ad alzare il volume.
Opera terza di SPACER talento scoperto e lanciato niente meno che da HOWIE B in persona, questo disco vi porterà in una dimensione cosmica. La sua musica infatti sembra essere venuta da un altro pianeta, pronta a catapultarvi nell'iperspazio. A volte inquietante a volte orchestrale: è spaventosamente elettronico!
Non è facile avvicinarsi a questo disco: necessita più ascolti. Ma se ci riuscite lo amerete davvero tanto.
SMILE: parte lento quasi fluttuante, unico brano cantato da voce femminile che viene spazzata via quando inizia il tam tam di una danza rituale.
CURSORY RUB dimensione assolutamente ipnotica (quella che preferisco)
MOVE lo dice la parola: veloce dallo sguardo furbetto... io immagino che a questo punto... qualcuno mi stia inseguendo e, per non farmi prendere, me la dò a gambe.
HOUSTON è una fusione di free jazz ed electro beat dai ritmi fortemente emotivi, difficile ballarlo pero'... mentre con DARK FADER, più lento e rilassante, tiri un sospiro di sollievo.
Ascoltando 2000 ti si crepa il cranio in due, fuori o non fuori, vieni travolto da un vortice ossessivo e preghi che questo pezzo finisca presto.
E che dire di IS IT REAL? Ti stai chiedendo se è vero che sei stato su un altro pianeta?
Luke Gordon in arte SPACER credo sia uno dei più interessanti talenti che il nuovo millennio possa offrire... e se lo volete vedere dal vivo dovrete andare in un fucking club e lo vedrete armeggiare dietro una consolle, pronto a farvi decollare sulla sua personale astronave.
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