Che gli anni '80 siano stati un insieme di idee straripanti e spesso mal assortite non è un mistero. Sono sicuramente gli anni del pop di Mtv e della riconversione di vecchi dinosauri del rock verso sonorità plasticose e commercialmente più appetibili, ma sono anche il periodo in cui la New Wave muoveva gli ultimi passi e molti dei suoi esponenti ormai si erano pienamente affermati. La prima parte del decennio è sicuramente molto più interessante dal punto di vista musicale rispetto ad una seconda meno stuzzicante e decisamente troppo condizionata dall'aspetto economico. Di questi primi anni fanno parte i tanto vituperati Spandau Ballet, vittime come i Duran Duran di una veloce classificazione musicale che li vede esponenti di musica romantica per ragazzine. Il filone New-Romantic è più complesso e non basta sicuro una definizione preconfezionata per inquadrarlo e con il passare del tempo forse il genere verrà studiato meglio. 

"Diamond" è la seconda opera del gruppo britannico data alle stampe nel 1982. Rispetto agli esordi più ruvidi di "Journeys To Glory" dell'anno prima il nuovo disco dei fratelli Kemp introduce nuove sonorità funky con grande uso di ottoni, manifesto di questa svolta è il brano di apertura "Chant No. 1". Tutto il primo lato A naviga sulla stessa linea dettata dall'incipit, canzoni in cui la componente principale rimane il ritmo e vi è grande rilevanza per le parti strumentali che sono ora molto meno minimali e più curate, lo stesso cantato di Hadley suona come uno strumento aggiunto. "Paint Me Down" e "Instiction" non si possono catalogare come semplici canzoni pop, hanno alla base una ricerca curata nonostante il gruppo non cerchi melodie complesse e rimanga sempre in confini ben definiti. Il lato B aperto dal brano più semplice e immediato, "She Loved Like Diamond", rievoca sentieri già percorsi in precedenza dai Japan, gruppo di fondamentale ispirazione anche per i Duran Duran. Brani soffici e delicati, "Innocence And Science" dai toni orientali è molto bella così come la chiusura di "Missionary"

L'anno successivo sarà la volta di "Gold" e "True" e di un suono molto più pop e laccato, ma i primi due lavori di questo gruppo meritano un ascolto perchè si tratta di due prodotti sicuramente non eccezionali ma non da buttare nel cestino troppo velocemente seguendo le indicazioni dettate da facili pregiudizi. 

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