Tempo fa mi sono imbattuto nel sito www.drummerworld.com (andate a vedervelo), all’interno del sito ho notato tra gli altri il nome di Bobby Jarzombek (già batterista dei Riot e nell’ultimo album dei Demons & Wisards), mi è venuto subito in mente Ron (chitarrista nel secondo album del Watch Tower “Control and Resistence” ed ex chitarrista degli S.A. Slayer) il quale manco a dirlo è il fratello maggiore di Bobby. Scarico 3 video ed un mp3, restando folgorato dalle capacità tecniche del mancino batterista texano e visto che mi piacciono le sfide (musicali di ascolto) e gli album complicati, decido di acquistare a occhi chiusi questo “Ink-Compatible” per sentire cosa riesce a fare Bobby insieme al fratello Ron, al bassista Pete Perez (già insieme a Bobby nei Riot) ed al cantante dei Watch Tower Jason McMaster. Lo stesso Ron dice che si ispira da anni alle musiche dei cartoni animati. Adesso vi verrà subito un sorriso, ma provate a guardare un qualsiasi cartone di Tom & Jerry (per esempio), chiudete gli occhi e ascoltate solo la musica di sottofondo. Io ho provato e vi assicuro che il risultato è assurdo, sono tutte composizioni pazzesche con cambi di tempo e ritmici complicatissimi e che presumono un tasso tecnico altissimo dei musicisti che suonano queste canzoni che sembrano stupide ma non lo sono affatto.

Detto ciò, il prodotto in questione è un guazzabuglio incasinatissimo di note e accordi con una quantità pazzesca di cambi di tempo e di difficoltà tecniche sia a livello ritmico che melodico, che mettono in risalto il valore tecnico assoluto di tutti i componenti della band. Tutta la tecnica è però condita egregiamente con parti melodiche ad hoc e le canzoni non scadono mai nel già sentito o nel plagio di qualche band prog-metal (qualcuno ha pensato ai Dream Theater?). Molte parti ricordano lo stile ed i passaggi caotico dei texani W.T. infatti non passano più di 20 secondi di una qualsiasi traccia, che non cambi ritmo o tempo e durante ogni canzone trovano spazio mini o maxi assoli dei vari strumenti; infatti sono da sottolineare il grande valore degli assoli di chitarra e le frequenti sovrapposizioni di solos di tutti gli strumenti.
Il combo dei fratelli Jarzombek arricchisce la propria musica con alcuni samples e con le tastiere (cosa che mancava ai W.T. e che forse non sarebbe stata male). Molto buona la produzione che da risalto alla chitarra di Ron e alla batteria di Bobby, ma in ogni caso voce e basso non restano in ombra. Punte di diamante dell’album sono certamente l’opener veloce e intricatissima “Aquanet”, la strumentale “Words For Nerds” pregevole, l’altra strumentale “Read Me” tecnica, parti heavy e melodia unite alla perfezione, la successiva “Multi-Masking” (forse la migliore dell’album) e la lunga suite “A.C.R.O.N.Y.M.” (oltre 12 minuti da brivido con più di 5 minuti quasi psicopatici di intro). Le altre si attestano comunque a livelli veramente alti e con inserti melodici eccellenti che si amalgamano sempre alla perfezione con le strutture più complicate che io abbia mai sentito. La voce di McMaster è azzeccata, ma ad alcuni può risultare fastidiosa (nonostante sia molto migliore che nel primo lavoro dei W.T.); fanno capolino anche delle special guest (cito i più famosi) Daniel Gildenlow (voce in "Melissa's Friend") e anche Marty Friedman (ex Megadeth), Jens Johansson (Stratovarius), Doug Keyser (bassista dei Watch Tower).

Cito infine il divertente minuto e 20 secondi della conclusiva “The Cereal Mouse” della quale di puo’ trovare il video sul sito di Ron; trattasi di un cartone animato di un topino, che Ron e Co. hanno musicato. Vi consiglio di guardarlo per rendervi conto di cosa passa per la mente di questi geni. Si capisce a orecchio che Ron e Bobby non possono essere altro che fratelli: quasi inarrivabili.

Se non siete appassionati di band prog-metal iper-tecniche, se non vi garba la tecnica esasperata ed esasperante che sembra sterile dimostrazione di bravura, non comprate questo album e non ascoltate nemmeno i samples on-line. Questo non è un album facile, bisogna ascoltarlo e riascoltarlo molte volte per entrare nella mente di questi grandi musicisti, per comprendere i passaggi intricati che ci sono e per godersi e capire i punti che lasciano veramente a bocca aperta.

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