Quando ci affacciamo ad un lavoro di Peter Kember (ex Spacemen 3) abbiamo sempre un dubbio: sotto quale dei suoi pseudonimi si sarà celato?
La cosa su cui possiamo contare, invece, è la sperimentazione con synth analogici, drones e feedbacks... ovviamente imbracciando la sua Vox Starstream.
Gli esperimenti sonori sono a livelli moderati su questo disco e pavimentano il suo lento e morbido scorrere, decorandolo.
E' un trip sonoro davvero sognante, dove siamo cullati da semplici melodie eteree e ipnotizzati dal sottofondo spaziale mentre la voce di Kember ci fa da guida e da narratore, più che da cantastorie.
"...and then I just drifted away..."
Se non si fosse ancora capito, tutte queste belle cose psichedeliche le amo.
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