Sull'onda dell'entusiasmo procuratomi dalla lettura di Japrocksampler del buon Cope mi sono ovviamente subito sentito in dovere di procurarmi qualcuno degli album tanto osannati dall'autore. Poiché i tre album sul podio sembravano tutti potenzialmente interessanti e, soprattutto, si trovavano a prezzi modici su amazon, li ordinai senza esitazione, pieno di curiositá e speranza per il futuro. E se i Les Rallizes Dénudés e i Flower Travellin´ Band furono per il sottoscritto graditissime sorprese, purtroppo quest´album invece non é riuscito altrettanto bene nell´impresa di scuotere la mia esistenza musicale.
I Speed, Glue & Shinki furono un power-trio, proveniente dal redditizio mondo beat giapponese (diffusosi sull'onda lunga della visita dei Fab Four nell´Impero del Sol Levante), che dopo una carriera all´insegna del successo e del denaro facile decisero di dare una svolta alla loro esistenza dedicando la propria anima al rozzo e selvaggio stile di vita rockettaro, fatto di sex, drugs e ovviamente rocchenrolle a volontá. Soprattutto in Giappone, paese da sempre molto avverso dalle droghe (tanto che la droga piú diffusa era appunto la colla liquida, che veniva sniffata data la difficoltá a procurarsi cose piú decenti) una tale ed aperta dedizione allo sballo causó una notevole indignazione tra i ben pensati; visto che i nostri, oltre a sbattere apertamente in faccia al pubblico le loro sostanze/fonti di ispirazione principali col loro nome, nei testi si limitavano principalmente a temi come: „la droga é bella“; „la vita fa schifo per cui mi drogo ed é bello“, „la mia tipa é stronza perché mi fuma via tutta la droga“ e via di questo passo. Se quindi magari in Giappone all´epoca tali cose potevano fare scalpore e presentare una scossa tellurica socio-culturale é altrettanto vero che oggi tali comportamenti ci lasciano perlopiú sorridere, abiutati a ben altre „nefandezze“ persino da parte di ragazzini/e di 12-13 anni; ergo quello che ci rimane da valutare/apprezzare é il mero valore musicale dell'opera.
Ebbene quello che da Cope viene esaltato come un grezzissimo ed anarchico rock (tanto da meritarsi un primo posto parimerito con i FTB) si rivela all´ascolto un discreto rock-blues, magari dallo spirito un po´ piú grezzo e libero della media (soprattutto in composizioni come M Glue), ma alla fine niente di davvero epocale o imperdibile... Insomma se siete appassionati del Giappone o del genere in questione potete anche rischiare un orecchio senza il rischio di pentirvene, ma credo che difficilmente questo gruppo avrebbe ottenuto tali attenzioni nel caso fosse di provenienza europea od anglosassone.
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