Sentirsi speciali. Sentirsi unici. Essere apprezzati, anzi di più, essere amati. A volte ci sentiamo dei minuscoli granelli di sabbia in quest'enorme clessidra che è il mondo e ci si rende conto che la vita, in fondo, è questa. Siamo solo persone... in mezzo alla folla.
Max è un bambino, gli piace sognare ad occhi aperti, gli piace creare amici e interi mondi immaginari, Max vuole essere speciale. Un mappamondo per Max "il re del suo mondo", è questo l'ultimo ricordo lasciatogli dal padre. Una madre troppo presa con il lavoro e una sorella maggiore che non hanno tempo da dedicargli. Max è solo. Indossa un costume da scoiattolo grigio e parte, non si sa per dove, forse è un viaggio con la fantasia, forse è un sogno, forse è reale, forse...
Nel "paese delle creature selvagge". Questa è la meta. Un'isola popolata da enormi pupazzi che cercano solo una cosa nella vita: la felicità. Sono mostri. No, siamo noi. Siamo noi, umani, nei nostri momenti più infantili (quindi più veri). Si, le creature selvagge sono gli uomini. E Max diventerà il loro re.
Film profondo e intenso di Spike Jonze, che, dopo i 2 bellissimi "Essere John Malkovich" e "Se mi lasci ti cancello", ci regala una favola fantasiosa, divertente e sentimentale. Le creature selvagge sono modelli psicologici, specchio del mondo reale. Il sognante e impulsivo Carol è l'alter ego di Max, con il quale stringerà da subito un ottimo rapporto di amicizia, entrambi vogliono essere amati e considerati, ma non sanno controllarsi diventando violenti e irrazionali. KW, amata da Carol, è la figura materna, rappresenta la madre di Max e tutto il suo bisogno di affetto. Poi ci sono l'enorme Ira, la gelosa Judith, l'amico fidato Douglas, Alexander, sempre in disparte e snobbato da tutti, e The bull, silenzioso e osservatore.
Un mondo fantastico per capire il mondo reale. Una discesa nell'immaginario accompagnata da una colonna sonora tra le più evocative mai sentite. Un capolavoro.
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