La SpinTop Games si è affermata nello sviluppo di giochi destinati ai casual gamer e spesso si tratta di sottoprodotti dell'industria videoludica venduti a prezzi disonesti per via della loro scarsa longevità e anche per via di meccaniche terribilmente ripetitive il più delle volte mutuate da titoli di vent'anni fa. Esistono delle eccezioni a questa regola, come ad esempio lo spassoso Plant Vs. Zombie o la saga di Bookworm Adventure's.
Altamente sconsigliabili invece sono gli Escape della SpinTop che oltre ad essere tutti uguali tra loro si dimostrano anche impersonali ed asettici. Escape Whisper Valley ad esempio è praticamente identico ad Escape Rosecliff Island e l'unica cosa che cambiano sono gli sfondi.
Questi titoli appartengono al triste genere del Seek & Find: lo scopo è quello di cercare degli oggetti sparsi per le location cliccandoci sopra con il mouse dopo averli individuati. In pratica si prende uno degli elementi più tediosi delle Avventure Grafiche (il pixel hunting) e si crea un gioco interamente basato su questo.
La maggior parte dei giochi in questione non valgono 10 centesimi eppure si salvano titoli dignitosi come ad esempio i vari Chronicles (Dream Chronicles, Ghost Chronicles, ecc...) che perlomeno beneficiano di una pseudostoria, hanno un atmosfera e si basano anche sull'utilizzo di oggetti anziché limitarsi a proporre una raccolta di cianfrusaglie totalmente fine a se stessa. Escape Whisper Valley fa esattamente quest'ultima cosa, in più la trama non esiste e perfino le due righe di testo iniziali presenti come introduzione sono prive di senso. L'unica cosa che bisogna fare per tutto il gioco è quella di ritrovarsi sul monitor un bello sfondo riempito di una caterva di oggetti sparsi a cavolo e dover cliccare quelli che compaiono scritti nella barra in basso.
Dopo i primi 10 minuti qualsiasi essere umano pensante inizierà a smaronarsi di brutto e certo non lo salveranno dal tedio quei quattro puzzle minimalisti che hanno inserito visti e stravisti mille volte. Peccato perché gli sfondi sono carini ma del tutto sprecati e dopo un po' si preferirebbe munirsi di penna e rifugiarsi tra le pagine della settimana enigmistica.
Sarò un po' tardo ma non capisco quale piacere, divertimento soddisfazione e via dicendo può mai scaturire dal guardare uno sfondo nell'intento di trovare una penna biro, un birillo, un leccalecca, un preservativo, il reggiseno della vostra fidanzata e le mutandine di uno sconosciuto. Persino passare ore a contare le pecorelle è più divertente!
Il gioco si può scaricare in prova per un ora e la longevità totale di Escape Whisper Valley è di poco più di un ora, quindi anche per chi si vuole perdere nell'annichilimento del vuoto cosmico comprarlo sarebbe un delirio.
Potreste obiettare sull'inutilità di questa recensione a un gioco altrettanto inutile e avreste ragione. Il mio intento è quello di sconsigliare in generale l'acquisto di tutti questi noiosissimi Seek & Find perché sono una gran miseria, un genere terribilmente stupido che dovrebbe scomparire dalla faccia della terra e difatti non capisco come hanno fatto a proliferare. Forse perché il loro sviluppo richiede solo un paio di grafici guidati da un programmatore alcolizzato che non vuole fare un corno?
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