L' Amore.
L'Amore inteso come sentimento universale, l' Amore inteso come ciò che un artista ha nei confronti del proprio pubblico e verso sé stesso.
Rinnovarsi pur mantenendo il suo stile, la sperimentazione pur rispettando quello che l' orecchio dell' ascoltatore vuole sentire.
Più ami Squarepusher, più lui ti amerà. E in questo disco lui si è amato parecchio.
Non so se l' avete capito, ma questo disco è alquanto bizzarro. Partendo dalla prima cosa che ci salta all' occhio: è doppio. Mai finora il composer gallese ci aveva dato la soddisfazione di un 2cd; cosa ancora più strana che il primo è un disco di inediti, il secondo un live registrato al Fuji Rock Festival 2001 e ribattezzato "Alive in Japan".
Il primo disco me lo ascolto un paio di volte una sera col mio mp3 al buio. Notiamo subito un uso esagerato della parola, veri e propri testi e campionamenti vocali di cui non eravamo affatto abituati (eccezion fatta per "My Red Hot Car"). Ecco una di quelle bizzarrie che vi avevo accennato prima.
Partendo con ordine, ascoltiamo subito la title track e per quanto abbia il tempo d'n'b non notiamo un uso spregiudicato di tempi dispari o mitragliatrici di cassa/rullante/piattini, ma piuttosto di effetti repeat e reverse, il tutto condito da un tema di tastierine dolci e da un simil-rap (qualcosa di già sentito?). Come avvio non è malazzo, comunque. Molto "ariosa".
La seguente "F-Train" presenta sonorità già più dark, un testo rap e una base sotto che nel suo incidere ritmico alle volte sembra "salti", come un vecchio nastro su cassetta rovinato. Non male come idea.
Si passa a "Kill Robok", che ci presenta campionature di tipo metallico-robotico (da qui forse il titolo? Valli a capire te che vogliono dire ...), rimane comunque un episodio di stacco.
"Anstromm Feck-4" ci ricapulta direttamente in sonorità d'n'b a bpm leggermente superiori alla media e la base sotto suona elettronica, a me viene il dubbio che lui abbia usato il suo basso multi effettato per farla. Traccia danzereccia e per animare i suoi rave con qualcosa di immediato impatto.
"Conc 2 Symmetriac" mi ricorda uno di quei film in cui il protagonista gli sono stati effettuati esperimenti sul proprio corpo, gli hanno tolto la memoria e lui cerca di ricordarsi cosa gli è successo tramite flashback. Quasi un post alien abduction.
Arriviamo a "Mutilon Colony". La traccia migliore. 10 minuti di deliranze condite dall' LSD. Io non so se Tom ne faccia uso, ma qua c'è un forte impatto della sostanza. I primi 3 minuti suonano come una sinfonia per organo (sì, ritengo l' organo uno strumento molto lisergico). Quasi come un intro per la sperimentazione più assoluta. A base di piatti e gong e pezzi di ferro, il tutto magistralmente effettato. Finale a sorpresa ovviamente.
"Love Will Tears Us Apart" ci regala un' ulterior bizzarria: è una cover. A voi la sentenza di giudicarla, io con le cover non mi ci metto proprio anche perché i Joy Division proprio non li conosco.
In definitiva: qualcosa di più inconsueto per il nostro Tom, non si era mai sentito così e tutto ciò può risultare gradevole alle menti più aperte, come può risultare più disastroso per i più conservatori. Disco veramente "ambiguo". Voto: 7, ma come può essere di un voto in più potrebbe esserlo da due in meno.
Per quanto riguarda "Alive in Japan": disco live come già detto, scaletta interessante ma registrazione che lascia a desiderare.
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