Organizzazione disordinata del suono.
Ad occhio e croce e dopo una trentina di ascolti, l'otto marzo duemilaquattro è uscito il miglior lavoro di Tom Jenkins.
Mi avvicinai a questo artista tre anni fa, mi dissero: "sai è figo squarepusher, è il protetto di Aphex Twin". Io lo presi solo per il fatto che se uno si chiamava squarepusher era molto probabile fosse in gamba. Mi procurai "Music Is Rotted One Note", album che ascoltai a fatica per mesi, poi un giorno girando con biciclette olandesi lo apprezzai pienamente, comprendendo il senso di quel suono; completai la discografia ed entrò nella lista dei favoriti, anche se non mi ha sempre pienamente soddisfatto.
Iniziai ad essere fiducioso su questo "Ultravisitor" (Warp 2004) quando vidi la copertina in gennaio: nessuno "mette" la sua faccia in qualcosa che non crede valido, è come quando sai di aver ragione in un confronto: dici la tua, poi ti avvicini al tuo avversario, punti il tuo naso contro il suo egli fai: "mbeh?, repliche?", perché sai che non replicherà, perché hai ragione tu. Questa cover è un "mbèh?" fotografico, ed io non ho replicato.
Ogni suo album è più o meno orientato in tutti i pezzi verso un genere, dalla sperimentazione sonora a 1000 kmh dell'esordio, al suono distorto e sintetizzato di "Music Is Rotted...", passando per il delirante "Hard Normal Daddy". Nel 2001 aveva fatto storcere il naso a molti fans con "Go Plastic", in cui si avvicinava ad un suono leggermente più da dance-floor, ma credo che fosse derivato dal fatto che si era rotto un pò le balle di fare due serate al trimestre mentre quel pirletta di Ramirez spopolava in Europa; infatti arrivò il "successo" (virgolette perché sempre di underground si tratta), le serate e ne consegui il live "Do You Know Squarepusher?" (consigliato).
Ora che lui ha più fama, ora che la Warp Records (di Afx Twin) ha molti più artisti a rimpinguare le casse, ora che ha accumulato l'esperienza necessaria, è uscito questo estratto della sua carriera: succo e polpa di Tommaso Jenkino.
C'è di tutto: Drill n Bass, Trip Hop, Acid Jazz, Drum n Bass di taglio Jungle, sperimentazione malinconica, sperimentazione delirante, qualcosina da Club. Se proprio gli si vuole tirare fuori il "però", manca il pezzo cattivone ed ossessivo, ma non penso siano tutti dello stesso avviso.
Ascoltate i pezzi al link. Se vi sovviene un "ma vaff..." (molto probabile) mollate lì, ma se vi spunta un "caz!, però, ma non sò", non desistete: non è musica da ascoltare davanti al computer, queste sono colonne sonore per la vita di tutti i gioni. Il momento ideale per la degustazione di questo prelibato overtour sull'elettronica moderna penso sia verso sera girando a piedi in città con il walkman: ti lasci trasportare dai mille campioni, ed è come se il piano della traccia 3 sia il passeggiare della signora che ti è accanto, la rabbia del beat della quattro l'auto che ti sfreccia davanti ed il campione indescrivibile della 6 il lampeggiare del semaforo; poi lo passerete ad un amico e qualche giorno dopo vi leverete il gusto di fargli: "mbèh?", e se vi dice che fa schifo trombategli la dolce metà a sfreggio, così impara... quell'ingrato.
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