Starflower sono finlandesi e sono protagonisti di un indiepop cristallino e semplicemente cesellato. Fanno delle melodie dirette, un pò Lucksmiths, un pò Acid House Kings (per dire due gruppi che mi girano in mente). Pop da cameretta così diretto e spudorato da far paura.
Usate in tal modo chitarra, basso e batteria potrebbero risultare delle armi piuttosto spuntate a dire il vero. Ma qualcosa nella loro scrittura dei brani m'impedisce di premere il tasto skip nell'ascolto di questi ragazzi di Pori. La gentilezza delle melodie e la forza dei loro crescendo. Nell'ascolto di "You are not alone" si riesce ad immaginare l'indie kid che trae forza dal coinvolgente inciso e finalmente si alza dal letto per affrontare il crudele mondo lasciando un cuscino rattrappito dalle sue mani.
L'iniziale cavalcata jangle ("Star of my eye") è il brano che più paga debito verso gli ingombranti (grazie a dio!) Smiths. "Dance till the morning light" è il singolone con la sua affabile danzabilità e la cassa in quattro quarti che non ti lascia mai la manina. Anche in "Smile upon my face" quello che colpisce sono i crescendo che i quattro dal sudovest finlandese riescono a confezionarci mostrando sorprendente maturità compositiva. Mi sorprendo ad ascoltare "Leaving" pensando a quanti gruppi possa essere ispirato questo brano.. e quasi mi rispondo The Cure (quelli più pop e solari) pensando all'attenzione melodica dei quattro finnici e alle melodie vocali di Antti.
Negli ultimi brani la chitarra (jangle) prende il sopravvento soprattutto nella conclusiva (e title track) "Moments in the sun" che sembra volerci accompagnare alla inevitabile conclusione del disco. Verrebbe da dire pop premuroso.
Forse bisognava rischiare in originalità.. ma come esordio è straordinario. La loro etichetta è la svedese Music is my girlfriend, il suo nome è un motivo in più per l'ascolto.
Eppoi questo disco mette di buon umore, a me basta.
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