Sempre duri e puri, gli Statuto. Hanno dovuto sopportare cose incredibili negli ultimi anni, dal continuo ostracismo di certi ambienti torinesi che li ha portati a dare l'addio artistico alla loro città (cioè a decidere di non suonare più a Torino), ai vergognosi sfottò su oSKAr in un periodo in cui era malato, ad altre continue provocazioni di cui troverete notizie sul loro sito.
Il dischetto da poco uscito contiene proprio l'ultimo concerto a Torino, al Teatro Juvarra il 16 ottobre 2004, oltre al divertentissimo video di "Facci un goal" con la partecipazione di una vecchia gloria granata (ricordo che gli Statuto sono tifosissimi del Torino), Paolino Pulici, il mitico "Puliciclone", e a uno spezzone filmato del concerto.

Pronti, via, e si parte con oSKAr che urla al microfono: "EHI, TU! GUARDA QUI! SENTI GLI STATUTO! BECCATI QUESTO SUONO TREMENDO!", ed ecco "Un passo avanti", cover di un mitico pezzo dei Madness. Seguono poi altre due cover dei Bad Manners, "6-8-1945 Bombe su Hiroshima" e "Laura", che è una italianizzazione di "Lorraine", pezzo che ricordo bene per l'esibizione sanremese del cantante. Anche "Non cambiare mai" è una cover, poi iniziano con le canzoni loro, all'insegna di passione, energia, ritmo e (tanto) divertimento. "I campioni siamo noi" è dedicata ai cassintegrati della FIAT, "solo noi che vinciamo anche perdendo". "Invito a una festa" è il divertimento di andare a una festa in gruppo senza essere stati invitati, "Come me" è la soddisfazione di oSKAr nel constatare che non è l'unico a pensarla e a vivere in un certo modo. Parlano anche d'amore gli Statuto, e allora "Voglio te", con una bellissima melodia molto diretta e semplice. Efficace. "Bella come sei" è la descrizione di una delle ragazze del gruppo, e un consiglio a non soffrire per amore a quindici anni, quando si potrebbe cambiare il mondo intero. "Cos'è" è un'altra efficace canzone scritta con Paolo Belli sui possibili effetti del successo improvviso, che poi scompare così come è venuto. "Sole mare" è un puro divertimento, mentre "Vattene sceriffo" è un'altra delle loro denunce sociali.
Non mancano i loro successi più forti come "Saluti dal mare", "Piera", oppure la beffardissima "Abbiamo vinto il festival di Sanremo", con la quale, nel 1992, hanno avuto la grande idea di presentarsi... al festival di Sanremo nella categoria "Nuove proposte". "Grande", con la collaborazione del giornalista Gian Paolo Ormezzano, un pezzo dedicato al Grande Torino e scritto nel 1999, nel cinquantenario della tragedia di Superga. Vanno a riprendere anche pezzi dei loro primi album e singoli, come "Vacanze", oppure "Io Dio", del 1986, "Ghetto", "Ragazzo ultrà" e "Qui non c'è il mare".

Il secondo dischetto contiene anche un mini-set acustico con alcuni pezzi per ricordare alcuni loro amici che non ci sono più. "Coriandoli a Natale" è un pezzo scritto da Gigi Restagni, "Pugni chiusi" è dedicata a due amici scomparsi, mentre "Piazza Statuto" è dedicata a tutti i mods della piazza di Torino da cui anche loro prendono il nome.
In alcuni momenti salgono sul palco degli ospiti speciali che cantano e suonano insieme a loro, e cioè il batterista Tony Face Bacciocchi, il cantante Nunzio "Ometto" Orlando, Luca Barbieri (che canta "Torino è la mia città", un pezzo quasi Clash), Matteo Cantamessa che a volte fa i cori, e Gamba con danze e balletti. Il concerto va poi a chiudersi all'insegna dello ska più tirato, con vecchi recuperi ("Borghesi") e altre cover, fra cui lo strumentale "Wipe out", con un ritmo e una melodia che a me ricordano molto certe feste dei tardi anni '60.

Che altro si può dire? A parte il fatto che per tutti i mods e gli ska italiani è quasi d'obbligo procurarsi questo doppio dischetto (ma sono sicuro che in tanti l'avranno già fatto), è un disco piacevolissimo e che si lascia ascoltare molto bene dalla prima all'ultima traccia.
Ricordo che gli Statuto sono: oSKAr alla voce, Naska alla batteria, Mister No alle chitarre e Don Robe al basso.

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