Come quando stai per rientrare a casa e senti la puzza di gas di una perdita e il vicino si affaccia sul pianerottolo e d'istinto si accende una sigaretta con un fiammifero e tu prima del BUM! riesci solo a dire "mmm".

Come quando ti lanci dall'aereo e il paracadute non si apre e non fai in tempo a pensare "li mortacci sua" a chi l'aveva ripiegato prima.

Come quando sei andato a caccia col tuo amico che ti ha sparato per sbaglio scambiandoti per un cinghiale quando hai starnutito e che non ce la fai a dire prima di spirare "ma che cazzo hai fatto" perchè uno sbocco di sangue non te lo permette.

Come quando cambi marciapiede per non passare sotto una scala perchè credi che porta sfortuna ma dall'altra parte ti casca un vaso in testa sfracellandoti il cranio e tu per terra ancora per poco vivo quando il cervello inizia a spalmarsi sull'asfalto ricordi la frase di un tuo amico "la superstizione porta sfortuna" quando ti prendeva in giro e spiri con un sorrisetto beffardo.

Come quando in un'escursione montana raggiungi un punto a strapiombo e ammiri estasiato la vastità del creato e la tua fidanzata imbranata alle spalle inciampa addosso a te e... bye bye estasi...

Come quando coroni il tuo sogno di andare a surfare in acque californiane e tra te e te canticchi Dick Dale e in un momento ti accorgi che il pescecane che ti sta amputando gli arti inferiori è al telefono con la ditta che ti fornirà le protesi per le gambe e la buona educazione in te implementata ti fa pensare "che gentilezza da parte sua..."

E per restare in California la proposta sonora di David Chrisman, Bradley Laner & company va a corda con questi inaspettati contrattempi e potrebbe risvegliare in noi il sorriso cinico della fine che apre ad una nuova conoscenza.

Sicuramente gli arzigogoli musicali hanno un'immediatezza sconcertante, ma la frequentazione di cotanto ben di Dio è disorientante nel constatare che una sperimentazione di questo tipo non solletica alcun innalzamento a fenomeni di nicchia.

Cristallini gli Steaming Coils nel proporre una precipitazione psichica di un senza appiglio disarmante che nella sua concitazione pizzica l'incomprensione che potremo avere quando s'incontra una musica alternativa che non concede inganni a visioni elitarie d'ascolto. Si impedisce il far vanto del conoscerli, un bel regalo.

Qui tra miscele varie di avanguardia rock, c'è un fritto misto che ti impana con una doratura che ci fa capire che i lorsignori cambiano l'olio ad ogni cottura tanto da mantenere la fragranza di una rosticceria sperimentale che vagabonda nel Dharma. Non per niente il disco si chiama "Breaded", le fettine panate della nostra infanzia...

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