Regia: Stefan Oblowsky (Bruno Mattei)
Anno: 1980
Nazione: Italia
Solo il fatto che Bruno Mattei usò un alias talmente bizzarro come "Stefan Oblowsky" la dice lunga su questa pellicola!
Le sequenze iniziali proiettano già lo spettatore nell'atmosfera malata e grottesca di questo horror-nunsploitation a sfondo satanico: Teschi, ossa, e una suora impaurita che, con una pila dalla luce fioca, sta percorrendo un corridoio in quella che è una catacomba. "Mio Dio, devo essermi perduta" sussurra, e in un crescendo dell'ossessivo sottofondo musicale (dei Goblin tra l'altro) continua a chiamare angosciosamente "Suor Assunta....? Suor Assunta..?!!".
Da qui il film è un susseguirsi di ritrovamenti macabri, all'interno di questo convento in cui il maligno regna tra le consorelle e le spinge a efferrati delitti e sacrifici. Padre Inardo e Padre Valerio vengono però chiamati a fare luce sugli strani fatti.
Memorabili i dialoghi senza senso e l'accozzaglia di scene di ogni tipo: possessioni, satanismo, riti vari, splatteraggio, il diavolo sotto forma di occhi rossi che si illuminano (chiaramente delle lampadine) e che parla con voce goffamente camuffata; ma ancora, suore ridotte allo stato vegetale, altre pazze che sfociano nell'isteria. L'assenza di una trama vera e propria e la mancanza di logica domina la pellicola, continuando a donarci attraverso le parole delle suore fantastiche perle, come: (Durante il sezionamento di una suora da parte della consorella) "Il pube, la clitoride, l'utero, le ovaie; vere e proprie anticamere dell'inferno!"
Un film culto per gli amanti della serie B-Z
Curiosità:
Il film in verità è stato diretto quasi tutto da Claudio Fragasso, poichè al tempo lui e il Mattei si dividevano i compiti: al piano superiore del convento, quest'ultimo girava (con gli stessi attori) "La vera storia della monaca di Monza" e l'altro al piano inferiore ci dava dentro con "L'altro inferno". Si dice che ogni tanto Fragasso saliva dalle catacombe per rubare qualche metro di pellicola all'amico!!
Risparmiando su costi e tempi vennero girati due film, se così possiamo chiamarli, in un colpo solo.
Anche i Goblin puntano al risparmio e rubano la soundtrack di "Patrick still live" di Mario Landi!
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