Attenzione, questa musica contiene una dose alta di Småt Småt.
Così recitano le note di copertina dell'ultimo bellissimo disco solista del pianista Stefano Bollani, uno dei principali esponenti del panorama jazzistico italiano, appena pubblicato dalla "Label Blue France".
Småt Småt, ovvero in danese piccolo piccolo. Småt Småt, perchè il disco contiene quattordici piccoli brani, di due tre minuti ognuno, che Bollani va a pescare dal proprio cassetto dei ricordi musicali, più o meno recenti.
E quali sono questi ricordi? Ne abbiamo per tutti i gusti. Da "Norwegian Wood" dei Beatles, al delizioso tango "Danza de la moza dolosa", a "Let's Move to Cleveland" di Frank Zappa, passando attraverso "Pierino e il lupo" di Sergei Prokofiev. Da sottolineare il brano "Il mare si è fermato" di Marco Parente, nel quale Bollani si mette in gioco anche come cantante, riuscendo ad essere espressivo quanto le sue dita sul pianoforte. Meglio ancora, sotto questo profilo, quando intona le parole di "Trem das onze/Figlio unico". Ci sono dei momenti, inoltre, in cui Bollani si diletta con la fisarmonica. Non c'è che dire: bravo!!
Un album variegato quindi, ma pur sempre un disco di jazz. Perché i brani che Bollani interpreta vengono per forza di cose trasformati, modificati. Ma nel farlo il maestro Bollani mantiene sempre un'attenzione particolare per lo sviluppo melodico. Forse questa cura per la melodia deriva dalla sua formazione classica. Poco importa tuttavia. Conta il risultato che definirei eccellente, anche perché Småt Småt è il primo album solista inciso da Stefano Bollani. Credo e spero che non sarà l'ultimo.
Il prossimo, però, non arriverà nell’immediato. Bollani, come lui stesso ha raccontato agli ascoltatori di Radio 3, sta, infatti, lavorando ad un impegnativo progetto, che sarà esattamente l'opposto di Småt Småt: un concerto per pianoforte, che prevede la collaborazione con decine di musicisti e brani molto lunghi. Ciò dimostra la voglia di questo eccellente pianista di suonare, ricercare e creare. Non si ferma mai Stefano Bollani e a chi ama la musica non può che far piacere.
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