Sei già stato qui. Sì che ci sei stato. Sicuro. Io non dimentico mai una faccia. Ti ho già visto curiosare su DeBaser. Hai un minuto? Senti qua:
Ti sei mai domandato quali sono le cose che veramente ritieni preziose nella tua vita? Intendo quelle che ti danno sensazioni indescrivibili, veramente orgasmiche, imprescindibili nella tua esistenza e che non potresti mai farne a meno, hai presente? E se un giorno scoprissi l'esistenza di oggetti che a te, e solamente a te, fossero in grado d'infonderti tutti quegli stati d'animo che ho citato prima (però portati a un livello parossistico), come ti comporteresti? Saresti disposto a fare qualsiasi cosa per averli? Li difenderesti da qualsiasi mano nemica? A qualsiasi costo?
Se la merce ti interessa, conosco un negozietto che fa al caso tuo, però ti dico subito una cosa: lascia a casa il portafoglio. Qui si paga con dell'altro.
In una piccola cittadina, l'apertura di un negozio fa sempre notizia. Si sa, il paese è piccolo, la gente è impicciona (e mormora). Tutti si chiedono se l'attività avrà successo o se invece cadrà in fallimento, ma la domanda più importante che passa nella testa dei curiosi è: cosa venderà?
E se il proprietario è uno di fuori, un forestiero, allora è sicuro che la curiosità sarà alle stelle. Ma come si sa ancora di più, la curiosità può essere molto pericolosa - come ben scopriranno i cittadini di Castle Rock.
Nel 1991 Stephen King crea l'ultima storia ambientata nella "sua" città. Un giorno, nella ridente cittadina del Maine spunta Leland Gunt, un uomo (?) di mezza età che apre un negozio chiamato "Cose Preziose". Quali cose? Pezzi rari, curiosità, gioie per piccoli collezionisti. La gente, sulle prime esitante, inizia ad esserne attratta e scopre che in quel polveroso e fatiscente negozio può trovare l'oggetto dei suoi sogni, capace di portarli nel loro personale nirvana. Quello che chiede in cambio? Un favore. Un semplice favore. Fare un favore a una persona che lo chiede è sempre un buona azione, vero? Non questa volta...
King crea un romanzo "corale" (come farà in "The Dome"), dove il vero protagonista dell'opera è la gente che costituisce la cittadina e l'intrecciarsi degli avvenimenti scatenati dall'arrivo di Gunt, che si divertirà a osservare il tutto - tessendo i fili della trama come un ragno velenoso nascosto nel suo angolo. La storia è un crescendo dove si viene conquistati piano piano, con la penna di King che riesce a creare la suspence degna dei suoi migliori lavori e, una volta diventato chiaro qual è l'orrendo piano (di morte) che si sta compiendo, il negoziante getterà la sua maschera, mostrando la vera mercanzia che è in vendita nel suo negozio e che diventerà ben presto la più richiesta dai suoi clienti.
Un romanzo avvincente e violento come non mai, che però ha una caduta di tono tra il confronto finale (gestito con troppa fretta) tra la parte rappresentata dal "bene" (Alan Pangborn, sceriffo della cittadina unico a non aver mai messo piede nel negozio) e quella del "male". Il tutto concluso con un epilogo degno del miglior King.
In definitiva uno dei migliori romanzi del Re, adatto sia a chi si vuol avvicinarsi per la prima volta ai suoi libri sia ai suoi Fedeli Lettori. Non abbiate paura della mole del tomo (768 pagine): qui le pagine scorrono veloci. E' un'altra la cosa che bisogna temere del libro...
Sei già stato qui. Sì che ci sei stato. Sicuro. Spero di rivederti nella prossima DeRecensione. Ah, dimenticavo: spero tu possieda già una "cosa preziosa". Altrimenti c'è sempre quel negozietto di cui ti parlavo. E' sempre aperto, non chiude mai. Anche se io ti consiglierei di non metterci mai piede.
Voto: 4,5/5 (arrotondato per difetto)
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